La prima vittoria significativa conquistata da Alfa Romeo in una gara automobilistica risale al 1923, quando Ugo Sivocci vinse la Targa Florio a bordo di un’Alfa Romeo RL. La Targa Florio era una delle gare automobilistiche più prestigiose e difficili dell’epoca, che si svolgeva su un percorso misto tra montagna e strade pubbliche in Sicilia.
Sivocci era un pilota esperto e condivideva un’amicizia stretta con Enzo Ferrari, allora pilota e direttore sportivo dell’Alfa Romeo. Prima della gara, Sivocci dipinse un quadrifoglio verde, simbolo di buona fortuna, sul cofano della sua auto.
Alfa Romeo: la Targa Florio del 1923 segna la prima vittoria del Biscione
La vittoria alla Targa Florio fu fondamentale per stabilire il prestigio del Biscione nel mondo delle corse automobilistiche e il quadrifoglio verde divenne in seguito un simbolo distintivo delle auto sportive dello storico marchio milanese.
Dopo questa vittoria, Alfa Romeo continuò a riscuotere successi nel corso degli anni, sia nelle competizioni su strada che su pista, diventando un marchio iconico nel mondo delle corse e delle auto sportive.
Parlando un po’ di Sivocci, è stato un pilota automobilistico che ha gareggiato principalmente negli anni ‘10 e ‘20 del XX secolo. È meglio conosciuto per la sua associazione proprio con Alfa Romeo e per aver introdotto il quadrifoglio verde come simbolo distintivo delle auto sportive del marchio.
Nato a Milano, iniziò la sua carriera nelle corse partecipando a competizioni su due ruote, prima di passare alle auto. Nel 1919, Ugo Sivocci si unì al team Alfa Romeo, che in quel periodo stava costruendo una solida reputazione nelle corse automobilistiche.
Diventò presto amico di Enzo Ferrari, allora pilota e direttore sportivo del brand di Arese. Insieme, contribuirono in modo significativo allo sviluppo delle auto da corsa Alfa Romeo e al successo del team nelle competizioni.
Sivocci morì l’8 settembre del 1923
Purtroppo, la carriera di Sivocci ebbe un tragico epilogo l’8 settembre del 1923, quando morì in un incidente durante i test per il Gran Premio d’Italia a Monza. Stava guidando la nuova Alfa Romeo P1, e il quadrifoglio verde non era ancora stato dipinto sull’auto.
La sua prematura scomparsa fu un duro colpo per il team Alfa Romeo e per l’intero mondo delle corse automobilistiche dell’epoca. In onore di Sivocci e della sua influenza sul marchio, l’azienda milanese decise di adottare il quadrifoglio verde come simbolo permanente delle sue auto da corsa e delle versioni ad alte prestazioni dei suoi modelli stradali.
La morte di Sivocci fu anche un punto di svolta per Enzo Ferrari, che in seguito lasciò Alfa Romeo e fondò la Scuderia Ferrari nel 1929, dando origine a una delle squadre più famose e vincenti nella storia del motorsport.
La rivalità tra le due case automobilistiche divenne una delle più iconiche nella storia delle corse e il legame tra i due marchi e Ugo Sivocci rimane un elemento fondamentale nella loro storia condivisa.
La RL fu progettata in diverse versioni
Come detto ad inizio articolo, il pilota milanese vinse la Targa Florio a bordo di un’Alfa Romeo RL. Si tratta di una vettura prodotta tra il 1922 e il 1927. Fu progettata per soddisfare le esigenze sia del mercato stradale che delle competizioni automobilistiche dell’epoca e fu una delle prime auto da corsa di successo del Biscione.
La RL fu disegnata dall’ingegnere Giuseppe Merosi, che ne sviluppò diverse versioni per adattarle a vari utilizzi e contesti. La gamma comprendeva la Normale, una berlina di lusso destinata all’uso quotidiano; la Turismo e la Sport, quest’ultima conosciuta anche come RL SS. La versione da competizione, invece, era l’Alfa Romeo RL Targa Florio, in onore della prestigiosa gara automobilistica siciliana.
Il motore era un sei cilindri in linea da 2.9-3.6 litri (a seconda della versione) e forniva una potenza compresa tra 56 e 95 CV. Grazie alla sua potenza e alla sua affidabilità, l’RL divenne una vettura competitiva sulle piste da corsa.
Il più grande successo di questo modello fu proprio la vittoria nella Targa Florio del 1923 con Ugo Sivocci al volante. Tale vittoria fu fondamentale per stabilire il prestigio di Alfa Romeo nel mondo delle corse automobilistiche e contribuì a consolidare la sua reputazione come produttore di auto sportive e performanti.
Nonostante la sua breve vita, l’Alfa Romeo RL fu un modello importante per il marchio automobilistico italiano poiché segnò l’inizio della sua ascesa nel mondo delle corse automobilistiche e delle auto sportive.