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GP d’Australia: nel caos delle bandiere rosse emerge ancora Verstappen

È Max Verstappen il vincitore di un folle GP d’Australia, fortemente condizionato da tre bandiere rosse: zero punti per la Ferrari

Max Verstappen
Max Verstappen

È Max Verstappen il vincitore di un folle GP d’Australia. L’olandese della Red Bull è infatti il primo a vedere la bandiera a scacchi in un Gran Premio mai così esasperato con tre bandiere rosse esposte e con l’appuntamento dell’Albert Park di Melbourne che si è concluso alle spalle della Safety Car; una terza vittoria marchiata Red Bull che è sinonimo di un dominio che non può essere soltanto ipotizzato. Alle spalle di Verstappen, il GP d’Australia consacra Lewis Hamilton, che con la Mercedese W14 agguanta il primo podio della stagione, seguito dall’inossidabile Fernando Alonso su Aston Martin.

Un Gran Premio che, come dicevamo, è stato fortemente condizionato da tre bandiere rosse e quattro ripartenze da fermo con un finale messo a punto alle spalle della Safety Car. Una condizione mai vista prima e probabilmente perfettamente evitabilmente, perlomeno durante i primi due casi in cui la Rossa è stata esposta in gara. Una condizione che sembrerebbe porre il direttore di gara, Niels Wittich, sullo scranno più alto in tema di responsabilità e forse inadeguatezza ad un ruolo fondamentale nella gestione di un Gran Premio.

Quella delle tre bandiere rosse al GP d’Australia potrebbe essere vista come una mossa per dare sempre maggiore peso allo show, piuttosto che al concreto responso della pista; una direzione verso cui sembra andare questa “nuova” Formula 1. Insomma, a Melbourne le condizioni imposte dal direttore di gara hanno avuto il merito di ribaltare esiti e condizioni che avrebbero potuto essere risolti con maggiore dovizia e meno bandiere rosse da sventolare. Basti considerare, ad esempio, il quarto posto di Carlos Sainz con la Ferrari SF-23; il madrileno si è visto annullare la posizione finale al di sotto del podio per un contatto con Fernando Alonso durante una ripartenza poi annullata. Carlos è finito quindi 12esimo in virtù di una penalità di 5 secondi, buttando alle ortiche una domenica comunque solida in virtù delle disponibilità con cui deve fare i conti la Ferrari odierna seppure in ripresa rispetto ai primi due appuntamenti stagionali.

Podio Australia
Il podio del Gran Premio d’Australia con Max Verstappen, Lewis Hamilton e Fernando Alonso

Con la vittoria al GP d’Australia, Max Verstappen allunga in classifica

Con questa seconda vittoria stagionale al GP d’Australia (la 37esima affermazione in carriera), Max Verstappen mette a punto il primo allungo stagionale nella classifica del Mondiale Piloti formalizzando un distacco pari a 15 punti di vantaggio nei confronti del compagno di squadra, Sergio Perez, che risulta secondo alle sue spalle e quinto a Melbourne dopo essere partito dalla.

Il primo giro è stato l’unico momento in cui Max è apparso in difficoltà. Una brutta partenza permetteva infatti a George Russell, con la Mercedes, di finirgli davanti alla prima curva seguito subito dopo anche da Lewis Hamilton. Una condizione iniziale che gli ha permesso comunque di ritornare a controllare la gara ben presto, grazie anche alle ottime doti velocistiche di una RB19 praticamente perfetta su ogni fronte. Al settimo giro, l’incidente di Alexander Albon (che era in quel momento sesto con la Williams) prevede l’ingresso della Safety Car seguita subito dopo dalla decisione di esporre la prima bandiera rossa di questo fine settimana australiano. Una vera e propria mazzata per George Russell che (così come Carlos Sainz) aveva deciso di effettuare il cambio gomme in luogo della Hard per arrivare fino in fondo; alla ripartenza è settimo, ma si ritirerà ben presto per un problema alla sua power unit Mercedes.

Fernando Alonso
Col terzo posto finale, Fernando Alonso consolida anche la terza piazza nel Mondiale Piloti

Il secondo posto finale al GP d’Australia da parte di Lewis Hamilton va quindi oltre ogni pronostico, visti i tanti limiti di una monoposto che a Melbourne però si è comportata molto bene. Lewis ha controllato bene l’arrembante Fernando Alonso con un’Aston Martin vera seconda forza di questo Mondiale, gestendo anche nel migliore dei modi le Pirelli a disposizione. Fernando, al termine dell’appuntamento d’Australia, è ancora terzo nel Mondiale Piloti (a -24 da Verstappen e a -9 da Perez) con l’Aston Martin saldamente seconda nel Mondiale Costruttori a +9 dalla Mercedes anche in virtù del quarto posto finale di Lance Stroll dopo la penalità di 5 secondi inflitta a Carlos Sainz.

La Ferrari raccoglie zero punti

Sebbene le premesse che avevano preceduto il GP d’Australia sembravano ragionare su un piccolo miglioramento, la Ferrari torna a casa da Melbourne con zero punti raccolti. Charles Leclerc è infatti uscito di scena durante il primo giro, quando alla staccata di Curva 3 stringe troppo e chiude la Aston Martin di Lance Stroll agganciandosi con la sua posteriore destra all’anteriore sinistra di Stroll e concludendo il suo Gran Premio anzitempo nella ghiaia della via di fuga.

Un normale incidente di gara che comunque pone fine ad un Gran Premio decisamente al di là dall’essere positivo, che impone anche la seconda affermazione stagionale conclusa con zero punti al termine sulla base di un avvio di Mondiale decisamente disastroso per il monegasco.

Era andata decisamente meglio a Carlos Sainz, in lotta per il podio fino all’ultimo inseguendo da vicino la Mercedes di Lewis Hamilton e l’Aston Martin di Fernando Alonso. Peccato per i 5 secondi di penalità comminati al madrileno della Scuderia del Cavallino Rampante, probabilmente evitabili. La SF-23 ha mostrato comunque buoni livelli di crescita rispetto all’avvio di stagione, una buona prerogativa nell’ottica di un cambio di passo a cui si potrà guardare a partire dai prossimi appuntamenti iridati.

Charles Leclerc
Charles Leclerc abbandona la SF-23 in Curva 3 al primo giro

Il caos nel finale

A tre giri dalla fine, quando tutto sembrava concludersi nel migliore dei modi, l’incidente della Haas di Kevin Magnussen porta Niels Wittich ad esporre la seconda bandiera rossa aprendo quindi le porte alla terza ripartenza dalla Griglia. Appena i semafori si spengono succede il finimondo. Sainz e Alonso si toccano, con l’asturiano che finisce in testacoda, le due Alpine di Esteban Ocon e Pierre Gasly si autoescludono con un botto pauroso mentre si trovavano fra le mani un possibile risultato finale piuttosto consistente per il team francese in netta ripresa.

Lo scontro introduce la terza bandiera rossa della giornata, probabilmente l’unica effettivamente plausibile. Praticamente, ad un solo giro dal termine, la direzione di gara (ancora una volta) non sa bene che fare e decide di cancellare la l’ultima ripartenza permettendo il completamento del GP d’Australia alle spalle della Safety Car invece di formalizzare la conclusione dell’appuntamento. Vengono penalizzate, in questo modo, le Alpine impossibilitate a riprendere la gara e Sainz che viene penalizzato con i 5 secondi che lo condurranno nelle retrovie.

Guanyu Zhou
Guanyu Zhou ha concluso nono con l’Alfa Romeo C43 aggiornata utleriormente

In tutto questo caos può sorridere Lando Norris che conduce la McLaren in sesta piazza, davanti ad un ottimo Nico Hulkenberg con la Haas: entrambi formalizzano i primi punti stagionali, così come Oscar Piastri (ottavo) che conquista i suoi primi punti iridati davanti al pubblico di casa. Bene anche Guanyu Zhou, nono con l’Alfa Romeo, così come Yuki Tsunoda che mette a segno il primo punto stagionale per l’AlphaTauri.

All’indomani del GP d’Australia, la Formula 1 dovrà per forza rivedere qualcosa per evitare il ripetersi di situazioni simili a quelle mai viste prima d’ora a Melbourne. Oggi.

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