Sembrano farsi sempre più insistenti le voci di un approdo nel WEC, il Mondiale Endurance, da parte di Alfa Romeo. Già a inizio febbraio di quest’anno il CEO di Alfa Romeo, Jean-Philippe Imparato, aveva discusso con la sezione italiana di Motorsport.com della possibilità di allestire un programma destinato alle corse di durata.
D’altronde, come è noto da tempo, la collaborazione fra Alfa Romeo e Sauber Group si concluderà al termine della stagione di Formula 1 attuale mettendo la parola fine ad un rapporto collaborativo cominciato a fine 2017; con la fine dei rapporti con Sauber si concluderà quindi la nuova avventura in Formula 1 da parte del Costruttore del Biscione, intenzionato ora a guardare oltre le barricate del Circus.
Va detto che in molteplici occasioni, lì dove si era discusso del possibile futuro di Alfa Romeo legato alle corse, lo stesso Jean-Philippe Imparato aveva ammesso che nell’idea del costruttore non insiste soltanto la volontà di puntare alla Formula 1. Con le collaborazioni che verrebbero meno nel Circus, l’ipotesi delle corse di durata, corroborate ora da un nuovo “Rinascimento” col ritorno di Ferrari, Porsche e tra poco anche Lamborghini, sarebbe quella maggiormente accreditata. Sebbene manchi una possibile ufficialità, le indiscrezioni emerse in queste ultime settimane sembrerebbero sempre più indirizzate verso una collocazione nell’Endurance per il domani “da corsa” di Alfa Romeo.
Alfa Romeo svelerà alla prossima Le Mans Classic dove intende collocare il suo futuro nel motorsport
A febbraio Jean-Philippe Imparato aveva ammesso che i piani futuri di Alfa Romeo nel motorsport sarebbero stati decisi alla fine del mese di maggio, per poi comunicare ogni decisione “poco dopo”. Quel “poco dopo” fisserebbe l’ufficialità di tali decisioni “o alla Le Mans Classic”, in programma a partire dal 29 giugno, “o al Gran Premio di Silverstone del 9 luglio” aveva garantito a suo tempo lo stesso Imparato.
Il futuro nel motorsport del Biscione passerebbe quindi dal WEC. Il Mondiale Endurance gode infatti di ottima salute grazie anche al nuovo regolamento che ha introdotto le Hypercar e ha spalancato le porte a costruttori come Ferrari, Toyota, Porsche e Lamborghini. La via da seguire in Alfa Romeo sarebbe proprio quella di guardare ad un futuro nel WEC puntando sempre sulla categoria posta al top della Griglia di Partenza, ovvero appunto la LMH.
Se Jean-Philippe Imparato ha posto spesso in essere una importante passione per il motorsport, una caratteristica condivisa anche col CEO di Stellantis, Carlos Tavares, che è grande appassionato delle corse di durata e sempre presente nei primi due appuntamenti del WEC ai box del team Peugeot Sport che nell’Endurance schiera la 9X8. Ciò unito al passato di Alfa Romeo, fatto anche di corse, potrebbe aprire a scenari di sicuro interesse per il marchio.
La decisione sarebbe stata già presa
Come ha riportato di recente da più parti, in Stellantis la decisione di fissare un ingresso di Alfa Romeo nel WEC sarebbe stata già presa tanto che, ad esempio, TheRaceMode.com parla anche del coinvolgimento di un team italiano nel progetto di approdo nell’Endurance.
Al centro del progetto di debutto nel WEC da parte di Alfa Romeo ci sarebbe la 9X8 di casa Peugeot. Il Biscione avrebbe infatti intenzione di approdare nella categoria regina del Mondiale Endurance, ovvero nella LMH, e il Costruttore del Leone dispone già di una Hypercar. I benefici di una sinergia con Peugeot non sarebbero pochi. Stellantis dispone, appunto grazie a Peugeot, di una Hypercar “bella e pronta” rappresentata proprio dalla 9X8 dalla quale Alfa Romeo potrebbe attingere per porre le basi ad una Hypercar da realizzare in proprio, ma derivata da componenti ed elementi già progettati e sviluppati da Peugeot Sport.
La base della Peugeot 9X8 si presterebbe bene a fornire un punto di partenza per una nuova Hypercar con margini di spesa relativamente ridotti e comunque inferiori a quelli necessari per allestire un programma completamente da zero. Il Biscione otterrebbe le proprie libertà in termini di revisione dei principi aerodinamici alla base della sua nuova Hypercar, magari utili a correggere qualche incombenza di cui si è resa protagonista la 9X8 nel WEC. Allo stesso tempo, in virtù delle caratteristiche proposte dai regolamenti collaborativi fra WEC e IMSA GTP per la classe Hypercar e LMDH, Alfa Romeo potrebbe anche allestire un programma nell’IMSA GTP in virtù dell’importanza che il mercato americano riveste per il marchio.
Difficilmente il programma debutterà prima del 2025
In termini di tempistiche, sembrerebbe che il programma che guarda ad un probabile debutto nel WEC non preveda un debutto antecedente al 2025. Tuttavia non esistono, in questo momento, conferme ufficiali e quindi condizioni definitive a tal proposito. Come riporta Motorsport.com, il debutto di Alfa Romeo nel WEC potrebbe essere affiancato all’attuale programma nella stessa serie proposto da Peugeot. Tuttavia una ulteriore ipotesi sarebbe quella di escludere Peugeot dal Mondiale Endurance, collocando il Costruttore del Biscione magari ad un impegno nei rally, lasciando il posto nel WEC alla sola Alfa Romeo. Un programma di questo tipo potrebbe dare ottimi riscontri in termini di collocazione del marchio Alfa Romeo su scala globale, una condizione già generata dalla militanza in Formula 1 e che col WEC potrebbe garantire ulteriori margini di miglioramento.
Sebbene quanto descritto rientri ancora nel campo delle indiscrezioni, l’imperativo di Jean-Philippe Imparato è “vogliamo restare nel motorsport perché è nel nostro DNA”. Una condizione che dovrebbe essere ufficializzata a fine giugno durante la prossima Le Mans Classic, scelta che potrebbe non essere casuale andando in questa direzione. Sebbene la volontà del CEO di Alfa Romeo sia quella di garantire al Biscione un maggiore coinvolgimento tecnologico (quindi non come espresso finora in Formula 1), sa bene che non potranno essere messi sul tavolo investimenti che vanno al di fuori della attuale portata del marchio. Bisognerà allora ponderare le scelte e la possibilità di partire da una base già pronta, come quella della Peugeot 9X8, potrebbe essere dovuta alla volontà di agire con cognizione di causa; l’attesa ora si riduce e presto potremmo saperne di più.