Si avvicina l’appuntamento con il London Concours 2023, in programma dal 6 all’8 giugno. Cresce l’attesa per l’evento, che annuncia la nuova classe Golden Age Coupé, per rendere omaggio ad alcune delle auto più iconiche degli anni Cinquanta e Sessanta. In questo raggruppamento l’Italia sarà rappresentata a testa alta dalla Ferrari 250 GT SWB e dalla Maserati 3500 GTi.
Le aspettative più alte sono per la vettura del “cavallino rampante“, il cui nome ufficiale è 250 GT Berlinetta passo corto, anche se tutti la conoscono con l’acronimo di Short Wheel Base (telaio a passo corto). Parlare di un capolavoro sembra quasi riduttivo al suo cospetto, non solo per il fascino magnetico delle forme, dove l’eleganza e la sportività si coniugano in modo impeccabile.
Con questa “rossa” si poteva andare a prendere un caffé in centro città, per poi raggiungere il circuito, dove dare sonore lezioni alle auto da corsa della concorrenza. Lunghissima la lista dei successi raccolti in gara dalla Ferrari 250 GT SWB, che si è pure imposta in diversi e prestigiosi concorsi d’eleganza internazionali. Il debutto del modello avvenne al Salone dell’Auto di Parigi del 1959. Qui fece subito colpo.
Sotto il cofano anteriore pulsa un motore V12 da 3 litri, che eroga 240 cavalli nella versione stradale e 280 cavalli in quella Competizione. A supportarlo ci pensa un classico telaio a traliccio di tubi in acciaio, ben strutturato, per garantire una congrua resistenza flessionale e torsionale a questa Ferrari. L’azione frenante è affidata a quattro dischi della Dunlop.
Insieme a lei, al London Concours, ci sarà una Maserati 3500 GTi, evoluzione di un modello che ha introdotto la casa del “tridente” in una scala produttiva molto più ampia del solito. Anche in questo caso l’unità propulsiva trova accoglienza sotto il cofano anteriore, in un telaio tubolare in acciaio, di complessa architettura. Si tratta di un motore a 6 cilindri in linea raffreddato ad acqua, da 3.5 litri di cilindrata, che nel 1961 ricevette l’iniezione indiretta Lucas, al posto dei carburatori Weber. Ecco il perché della lettera “i” aggiunta alla sigla.
Qui la potenza massima è di 235 cavalli, scaricati a terra, sulle ruote posteriori, tramite un cambio ZF a 5 marce. Alcune modifiche estetiche, come la linea del tetto leggermente ribassata e la fanaleria rivista, consentono agli appassionati di distinguerla dalla versione precedente, sin dal primo sguardo. Pure questa Maserati saprà giocare bene le sue carte all’evento inglese, anche se la concorrenza è tosta. Nella classe Golden Age Coupé, sponsorizzata da Dunhillion, ci saranno infatti diverse altre vetture iconiche.
Fra queste, la Jaguar E-Type Serie 1, imperiosa col suo cofano lungo e la silhouette inconfondibile. Qui la spinta fa capo a un 6 cilindri da 3.8 litri con 265 cavalli all’attivo. Presente sul red carpet anche l’Aston Martin DB5, protagonista di un’apparizione memorabile nel film “Goldfinger” di James Bond, col suo 6 cilindri da 4.0 litri, che sviluppa 282 cavalli. Spazio centrale anche per una regina delle auto tedesche: la Mercedes-Benz 300 SL Gullwing, entrata nell’immaginario collettivo col fascino delle sue linee e con le sue portiere ad ali di gabbiano.
A rappresentare la Germania ci sarà anche una Porsche 356 C del 1964, la versione finale dell’auto che segnò il debutto commerciale della casa automobilistica di Stoccarda. Si profila una bella sfida al London Concours 2023 per aggiudicarsi il Best of Show e il trofeo della classe Golden Age Coupé, che proietta in un’epoca ricca di fascino, bellezza e romanticismo. Ferrari e Maserati si faranno valere?
Fonte | London Concours