La Ferrari Daytona SP3 è l’hypercar più eccitante degli ultimi tempi ed una delle “rosse” più affascinanti di sempre. Onorarla come una diva di Hollywood è il minimo che si possa fare. Un video della BBC, recentemente pubblicato in rete e diventato subito virale, fa proprio questo, valorizzandone al meglio lo splendore. Il risultato è un cortometraggio da antologia, nel quale le forme e lo spirito di questa opera d’arte del “cavallino rampante” emergono in tutta la loro magnifica opulenza.
Ricordiamo che la Ferrari Daytona SP3 appartiene alla Serie Icona, che celebra la storia più nobile della casa di Maranello. Questa sportiva a motore centrale-posteriore si ispira agli Sport Prototipi degli anni ’60. Il centro stile interno, diretto da Flavio Manzoni, ha fatto davvero un lavoro eccezionale nel plasmarne i volumi. Le linee del modello si basano su un’armoniosa contrapposizione di contrasti: superfici plastiche e sensuali si alternano a linee decise che ricordano l’ingresso preponderante dell’aerodinamica nel design delle auto da corsa.
Giunta dopo le Monza SP1 e SP2, che hanno aperto la Serie Icona, la Ferrari Daytona SP3 si differenzia da esse per la natura e le architetture meccaniche, ma c’è la connessione del motore a 12 cilindri, anima viva delle “rosse” più nobili. E che 12 cilindri!!! Si tratta di uno dei migliori aspirati di sempre e, senz’altro, del migliore dell’era moderna. Un monumento ingegneristico, da 6.5 litri di cilindrata, con 840 cavalli all’attivo. Questo cuore, nato come step evolutivo di quello della 812 Competizione, rappresenta l’espressione più nobile dell’architettura meccanica simbolo della casa di Maranello, la sublimazione della sua eccellenza. Un’opera d’arte assoluta.
Ovvio che da un simile capolavoro meccanico sgorghino delle melodie fantastiche, uniche, inimitabili: una vera goduria, specie quando ci si spinge verso i 9500 giri al minuto. Anche le prestazioni sono al top, con un’accelerazione da 0 a 100 km/h in 2.85 secondi e da 0 a 200 km/h in 7.4 secondi. La velocità massima si inoltra nel territorio dei 340 km/h. Numeri spaventosi, ma le cifre sensoriali sono ancora più alte, inebriando il sistema emotivo, più di ogni altra creatura a quattro ruote, sicuramente del presente e forse anche del passato.
Ottima la scelta degli uomini di Maranello di rinunciare alla propulsione ibrida. Così si onora ancora meglio il cuore della clientela e degli appassionati, ma anche il ricordo del successo conseguito dalle “rosse” alla 24 Ore di Daytona del 1967, gara che le ha prestato il nome. Molto curata l’aerodinamica del modello, ma gli studi non si sono piegati alla logica delle appendici attive. Qui tutto fa leva sulle doti intrinseche della silhouette. Così si è ottenuto un alto carico deportante senza sporcare la plasticità delle linee. Da tempo si aspettava una hypercar come questa. Tanto di cappello agli uomini di Maranello, per averci regalato questo nuovo meraviglioso sogno automobilistico. A voi il video!