La Ferrari 412 non è la “rossa” più sognata, ma ha un grande fascino ed è un pezzo di storia della casa di Maranello. Sottoporla a un processo di tuning è qualcosa di blasfemo, specie se il pacchetto degli interventi comprende la sostituzione del motore V12 del “cavallino rampante” con un’unità propulsiva di matrice diversa e meno nobile. Qualcuno, però, non si è curato troppo della cosa ed ha eseguito il discutibile trapianto su un esemplare della specie, ora mosso da un cuore Pontiac GTO del 2005.
A questo punto la pressione dei puristi sarà già salita alle stelle, ma meglio tenersi calmi, perché c’è poco da fare. L’unica speranza è che l’auto così conciata, ora all’asta su Bring-a-Trailer, passi di mano, per finire nel garage di un amante delle “rosse“, che ne ripristini al più presto l’originalità.
La Ferrari 412 offerta alla tentazione dei potenziali compratori unisce agli elementi orticanti anche un rivestimento mimetico della carrozzeria e un allestimento dell’abitacolo decisamente meno raffinato di quello del modello di partenza. A completare lo scempio ci pensano i cerchi in lega di nuova matrice.
Ci si chiede cosa abbia fatto la povera GT 2+2 di Maranello per meritare tutto questo. La risposta va cercata nel gusto (o meglio nel cattivo gusto) di chi ha voluto le modifiche. Qualcuno dotto, a questo punto, potrebbe usare la locuzione latina “de gustibus non disputandum est”, magari per fare sfoggio della cultura personale, ma credo che le opere d’arte vadano lasciate in pace. La grossa coupé emiliana, nel suo ambito, lo è, anche se con note meno permeanti di altre creature dello stesso marchio.
Fornitrice del motore, per questo tuning, è stata come dicevamo la Pontiac GTO. Le tre lettere accostate nella sigla non hanno nulla a che fare con la nobiltà di quelle identiche usate su alcuni modelli di Maranello, quindi non smorzano la disapprovazione per l’opera. Ora sotto il cofano della Ferrari 412 in vendita (che non ha più senso chiamare con questo nome) pulsa un V8 LS2 in alluminio da 6.0 litri di cilindrata, con oltre 400 cavalli di potenza massima. Una cifra più alta dei 340 cavalli messi sul piatto dal V12 da 5.0 litri di Maranello, ma non è la stessa cosa. Pare che l’auto all’asta sia nelle mani dello stesso proprietario dal 2001. Il trapianto motoristico è avvenuto nel 2010.
Ricordiamo che la GT di partenza nacque per sostituire la 400i, cui diede una gradevole rinfrescata pure nello stile, ad opera di Pininfarina. Notevoli le prestazioni, in relazione alle sue caratteristiche. La Ferrari 412, nella versione con cambio automatico a 3 rapporti, accelerava da 0 a 100 km/h in 8.3 secondi e da 0 a 1000 metri in 27.7 secondi, lanciandosi verso una punta velocistica di 245 km/h. In quella con cambio meccanico a 5 rapporti toccava i 250 km/h e scattava da 0 a 100 km/h in 6.7 secondi e da 0 a 1000 metri in 26.4 secondi. Ignoti i dati cronometrici dell’auto in vendita all’asta, senza prezzo di riserva.
Fonte | Carscoops
Foto | Bring-a-Trailer