Come già definito, e più volte annunciato, la prima Ferrari alimentata da un propulsore elettrico arriverà tra poco meno di due anni ovvero nel 2025. Il Costruttore del Cavallino Rampante guarda infatti con misurato interesse all’obiettivo di ragionare su una transizione che appare importante e difficile per un marchio da sempre legato al propulsore endotermico. Una condizione che in ogni caso viene vista con il naso storto da parte dei puristi del marchio e degli appassionati; fra questi, chiaramente si introduce anche “un certo” Luca Cordero di Montezemolo che proprio della Ferrari è stato il numero uno nel recente passato.
La domanda che si pongono in tanti è comprendere se una Ferrari elettrica potrà dirsi una vera e propria Ferrari. Una accezione difficile da praticare in questo momento, in cui ci troviamo a corto di informazioni specifiche e di dettagli che ancora mancano. Nei prossimi anni si configura quindi un domani differente per chi costruisce automobili, ancora più diverso per costruttori come Ferrari che comunque hanno vissuto i cambiamenti con tanto interesse e qualche ovvio punto di domanda.
Sulla Ferrari elettrica, Montezemolo va nella direzione opposta con punti di vista netti e precisi
L’attesa che ci separa dalla possibilità di scoprire qualcosa in più sulla futura Ferrari elettrica è ancora importante, se quindi non sappiamo come il Cavallino Rampante agirà verso questa direzione possiamo dire che il compito affidato al CEO Benedetto Vigna sarà piuttosto “arduo”; si era espresso in questi termini, l’anno scorso, la testata economica statunitense Bloomberg. D’altronde parliamo di una necessità dovuta, figlia dei tempi che cambiano ma soprattutto di regolamentazioni che diventano sempre più specifiche e che non escludono alcuno.
Luca Cordero di Montezemolo è andato però all’attacco di questa possibilità ormai data per certa. Nei giorni scorsi l’ex presidente della Ferrari si espresso infatti con termini piuttosto polemici sulla futura Ferrari elettrica. L’ex numero uno del Cavallino Rampante ha infatti ammesso, durante un intervento al recente Festival dell’Economia di Trento, che al pensiero di una Ferrari alimentata elettricamente “mi sento male e mi viene l’orticaria. Per me l’elettrico al 100% è per la città, l’ibrido per fuori e poi tanti carburanti alternativi”, ha ammesso.
Un set di dichiarazioni che probabilmente mette d’accordo i tanti appassionati del marchio che non riescono a farsi piacere una Ferrari ad alimentazione elettrica. In ogni caso il futuro di Ferrari non sarà solo votato all’elettrico visto che più volte il costruttore si è espresso positivamente sui carburanti sintetici e anche sul futuro ancora lungo della tecnologia legata ai “tradizionali” propulsori endotermici. Tuttavia, a Maranello la questione legata allo sviluppo della prima elettrica del marchio procede speditamente.