La Ferrari 499P numero 51 di Alessandro Pier Guidi, James Calado e Antonio Giovanazzi si è imposta alla 24 Ore di Le Mans 2023, riportando il “cavallino rampante” sul gradino più alto del podio nella più leggendaria sfida dell’universo endurance. L’ultima “rossa” ad imporsi sul circuito della Sarthe era stata la 250 LM, nel 1965, con Jochen Rindt e Masten Gregory al volante. Poi la casa di Maranello puntò il suo sguardo verso altri lidi.
Quello raccolto oggi è un successo memorabile, che si riallaccia alla storia più nobile dell’automobilismo romantico, quando le gare di durata erano l’epicentro del motorsport. Il ritorno del marchio emiliano nella categoria regina del FIA WEC si è quindi concretizzato nel migliore dei modi, perché la 24 Ore di Le Mans è la gara più prestigiosa della serie: da sola vale un’intera stagione.
Peccato per il disguido occorso ad Antonio Fuoco, Miguel Molina e Nicklas Nielsen, che hanno pagato un importante dazio a causa di un problema tecnico accusato dalla loro auto nel corso della notte. Questo li ha costretti al quinto posto finale, altrimenti il bilancio del “cavallino rampante” sarebbe stato ancora più radioso. In ogni caso, a Maranello non c’è nulla su cui recriminare. Tutti gli uomini del team hanno svolto un lavoro fantastico, premiato da una vittoria strepitosa, che entra nella storia.
Il debutto della Ferrari 499P alla 24 Ore di Le Mans è stato fantastico. Dopo la pole in qualifica ottenuta da Fuoco, a 50 anni da quella messa a segno nel 1973 da una 312 PB, ecco il memorabile successo in gara di Alessandro Pier Guidi, James Calado e Antonio Giovanazzi. Dietro di loro sono giunti Sébastien Buemi, Brendon Hartley e Ryo Hirakawa, su Toyota GR010, seguiti al terzo posto da Earl Bamber, Alex Lynn e Richard Westbrook su Cadillac V-Series.R.
La vittoria della Ferrari 499P crea un fil rouge con la storia più nobile della casa del “cavallino rampante”, che si era già imposta alla 24 Ore di Le Mans nel 1949, 1954, 1958, 1960, 1961, 1962, 1963, 1964 e 1965. Ora un nuovo trionfo assoluto, il decimo della serie. In totale, la lista dei successi conseguiti dalle “rosse” sul circuito della Sarthe sale a 39, includendo i 29 di classe messi in bacheca nel corso degli anni. Protagonista dell’impresa odierna è stata, come dicevamo, la Ferrari 499P, che ha riportato le “rosse” nella classe regina del FIA World Endurance Championship.
Questa Hypercar, progettata per le gare di durata, è un gioiello tecnologico. Alle spalle del pilota pulsa un motore V6 biturbo da 3 litri di cilindrata, derivato da quello della 296 GTB. Del powertrain fa parte anche un cuore elettrico, per una potenza combinata alle ruote di 500 kW (680 cavalli), come da regolamento. Tale scuderia regala una spinta furiosa alla vettura, il cui peso a secco è nell’ordine dei 1.030 chilogrammi. La trazione è integrale, in linea col capitolato tecnico della classe Mans Hypercar. Ottima l’affidabilità del mezzo, che si sposa con un quadro prestazionale votato all’eccellenza. I risultati parlano da soli. Tanto di cappello agli uomini di Maranello.
24 Ore di Le Mans 2023: classifica finale
1. James Calado – Antonio Giovinazzi – Alessandro Pier Guidi – Ferrari 499P (Hypercar)
2. Sébastien Buemi – Brendon Hartley – Ryo Hirakawa – Toyota GR010 (Hypercar) a 1’21.793
3. Earl Bamber – Alex Lynn – Richard Westbrook – Cadillac V-Series.R (Hypercar) 1 Lap
4. Sébastien Bourdais – Scott Dixon – Renger van der Zande – Cadillac V-Series.R (Hypercar)
5. Antonio Fuoco – Miguel Molina – Nicklas Nielsen – Ferrari 499P (Hypercar)
6. Ryan Briscoe – Romain Dumas – Olivier Pla – Glickenhaus 007 LMH (Hypercar)
7. Nathanael Berthon – Esteban Gutierrez – Franck Mailleux – Glickenhaus 007 LMH (Hypercar)
8. Paul di Resta – Mikkel Jensen – Jean-Eric Vergne -Peugeot 9X8 (Hypercar)
9. Dane Cameron – Michael Christensen – Frédéric Makowiecki – Porsche 963 (Hypercar)
10. Albert Costa – Fabio Scherer – Jakub Smiechowski – Oreca 07 (LMP2)
Fonte | Ferrari