Ferrari punta a raddoppiare i profitti, ad abbracciare la tecnologia ibrida ed espandere la sua gamma di prodotti entro il 2022 con un piano “ambizioso” per garantire il futuro del produttore di supercar. Circa il 60 per cento dei suoi modelli disporrà di tecnologia ibrida entro il 2022, mentre il gruppo punta ad aumentare i suoi guadagni fino a 2 miliardi di euro dal miliardo attuale e i margini degli utili dal 30.3 per cento a “più del” 38 per cento. Prezzi più alti e modelli più redditizi guideranno l’aumento.
Ferrari: ecco il nuovo piano industriale quinquennale del cavallino rampante
Ferrari lancerà anche il suo primo veicolo per competere nel segmento dei SUV di lusso, anche se il nuovo amministratore delegato Louis Camilleri ha detto che si tratterà di un modello unico nel suo genere difficile da paragonare agli altri Suv presenti sul mercato. Il piano segue la morte di Sergio Marchionne, l’ex numero uno di FCA e Ferrari, scomparso lo scorso 25 luglio, che avrebbe dovuto guidare il cavallino rampante fino al 2021. “Si tratta di un piano ambizioso, ma sicuramente fattibile”, ha affermato Camilleri, che nelle scorse settimane aveva fatto crollare le azioni della sua società dopo aver detto che l’obiettivo dei 20 miliardi di euro della società era “aspirazionale”.
La sua strategia include entrate pari a 5 miliardi di euro dai 3,5 miliardi di euro dello scorso anno, con un flusso di cassa libero che passa da 0,33 miliardi di euro a 1,1-1,25 miliardi di euro entro il 2022. Tutta la gamma di vetture sportive del cavallino rampante che attualmente comprende la 488, la 488 Spyder e l’812 Superfast saranno ibride entro il 2021, mentre la percentuale dei suoi modelli contenenti tecnologia ibrida aumenterà dopo il 2022. La società inoltre continuerà a produrre motori V12 aspirati, che si combineranno con la tecnologia ibrida nei modelli futuri. Tuttavia il gruppo ha per il momento accantonato l’idea di produrre un’automobile elettrica pura. Nel nuovo piano industriale infatti non c’è traccia di questo progetto.