Una Maserati Mistral 3.7 Spyder del 1966 è in vendita privata a Grancia, in Svizzera. Ad occuparsi dell’operazione ci stanno pensando gli specialisti di RM Sotheby’s, la cui professionalità è ampiamente riconosciuta anche fuori dal circuito delle aste internazionali, dove la loro autorevolezza è di riferimento. La vettura offerta alla tentazione dei potenziali acquirenti vanta una storia nobile.
Gli appassionati del “tridente” apprezzeranno il fatto che sia quella esposta negli stand del Motor Show di Valencia del suo anno di nascita. Oggi torna in vetrina, per cercare un nuovo proprietario. La richiesta è di 450 mila franchi svizzeri, pari a poco più di 460 mila euro col cambio odierno. Una cifra non accessibile ai comuni mortali, che possono accontentarsi solo di guardarla. Anche l’esclusività, del resto, contribuisce a rendere tali i sogni. Se fossero per tutti, forse, sarebbero meno incisivi.
La Maserati Mistral 3.7 Spyder in vendita è quella con telaio numero AM109/S1615. Splendidamente restaurata nei suoi colori originali Oro Longchamps su pelle rossa, è stata svelata, nella sua veste più fresca, all’Amelia Island Concours d’Elegance 2017. Qui ha catturato l’interesse degli intenditori, consapevoli di trovarsi al cospetto di un pezzo di raro fascino e di grande valore culturale. Pochissimi gli esemplari in circolazione: col motore da 3.7 litri, solo 46 unità della specie sono state prodotte negli stabilimenti della casa modenese.
In questa veste, la sportiva del “tridente”, con caratteristica griglia a muso di squalo e coda Kamm, era in grado di scattare da 0 a 100 km/h in 6.2 secondi e di raggiungere una velocità massima di 258 km/h: cifre considerevoli pure col metro odierno. Auto del genere, però, regalano emozioni da sogno anche senza spingerle al limite. Basta una bella passeggiata su una strada guidata e panoramica, ascoltando il sound del motore, con il vento che accarezza i capelli, per trarre un godimento sensoriale di notevole intensità.
La Maserati Mistral Spyder di cui ci stiamo occupando rimase in Spagna per diversi anni. Secondo quanto riferisce RM Sotheby’s, i documenti di fabbrica confermano la sua partecipazione alla fiera di Valencia e la sua sorprendente combinazione di colori. Dopo un po’ di tempo fece il suo ritorno in Italia, nella sua culla. Qui fu sottoposta a un cambio di colore, che portò la carrozzeria ad assumere una livrea argentea.
Poi questa vettura fu venduta al calciatore Antonio Cabrini, uno dei più grandi difensori italiani, che per diverse stagioni ha difeso i colori della Juventus e della nazionale, prima di essere inserito nella Hall of Fame del calcio italiano. Negli anni a seguire fu acquistata da una ricca famiglia siciliana, per tornare successivamente al nord, nelle mani di un noto specialista di auto italiane, che le ha ridato il suo colore originale.
Il 2015 scrisse un nuovo passaggio di proprietà, che ha consegnato l’esemplare all’attuale proprietario, residente in Svizzera. A lui va il merito di aver completato alcuni piccoli lavori meccanici e di aver sostituito la capote della vettura, ma soprattutto di aver custodito con grande amore il prezioso esemplare, che è giunto secondo di classe al già citato Amelia Island Concours d’Elegance 2017. Questa Maserati Mistral Spyder si presenta in modo impeccabile. Lo stato di forma e il fascino della sua rarità, ne fanno una tentazione molto appetibile per chi naviga in buone acque finanziarie.
Ricordiamo che il modello rappresenta l’elegante declinazione scoperta dell’omonima coupé costruita tra il 1963 e il 1970. Insieme a quella è stata l’ultima creatura del marchio ad adottare il potente motore a sei cilindri in linea, con doppio albero a camme e accensione bialbero, derivato dalla leggendaria monoposto 250 F che, grazie a Juan Manuel Fangio, trionfò nel campionato del mondo di Formula 1 nel 1957. Nel corso degli anni, la Mistral ha sperimentato tre diverse unità motrici: un motore da 3,5 litri con una potenza di 235 cavalli, un motore da 3,7 litri che erogava 245 cavalli e un motore da 4,0 litri capace di 255 cavalli.
Il nome del modello deriva da un vento gelido che soffia nelle regioni del sud della Francia. La versione chiusa fece la sua apparizione al Salone dell’Auto di Torino nel 1963, mentre la Maserati Mistral Spyder fece il suo esordio in società al Salone dell’Auto di Ginevra nel 1964. Secondo quanto riportato dal sito ufficiale del marchio del “tridente”, la raffinata estetica della vettura ricevette un ulteriore tocco di classe con questa versione cabriolet, ideata da Giovanni Michelotti e plasmata da Vignale a Torino per quanto riguarda la carrozzeria.
Le Mistral Spyder presentavano principalmente una carrozzeria in acciaio, mentre le porte, il cofano anteriore e quello posteriore erano realizzati in lega leggera. L’intera produzione della vettura si fermò a soli 124 esemplari, un numero estremamente limitato che rende oggi questa scoperta modenese uno dei modelli più ambiti e ricercati dai collezionisti. Il suo fascino intramontabile contribuisce ulteriormente a consolidare la sua posizione privilegiata nel panorama automobilistico.
Fonte | RM Sotheby’s
Foto | Pietro Martelletti ©2023 Courtesy of RM Sotheby’s