Con la presentazione, ieri, delle nuove Fiat 600 e Fiat Topolino il costruttore torinese di casa Stellantis ha cominciato a mettere in pratica uno schema volto all’elettrificazione del marchio che cambia faccia. Fiat ha infatti presentato due modelli sicuramente interessanti nella strategia di elettrificazione della propria gamma.
La Fiat Topolino si pone infatti al centro di quello che vuole essere il concetto di elettrico destinato ad un approccio cittadino, aperto a partire da un pubblico di giovani che abbiano compiuto almeno 14 anni di età; la Topolino si propone infatti di essere il veicolo ideale per i centri storici e per la naturale congestione del traffico cittadino. Allo stesso tempo la nuova Fiat 600 propone la disponibilità dell’elettrico fatto B-SUV ad un prezzo sicuramente concorrenziale, a partire da un costo di approdo inferiore ai 30.000 euro. Un dato in linea con quello di altri competitor dotati di propulsori tradizionali e che potrebbe dare del filo da torcere persino alla Nuova 500 Elettrica che ragiona già su prezzi simili pur potendo contare su dimensioni sicuramente inferiori, frutto di un posizionamento in termini di Segmento posto un gradino più in basso rispetto a quello della nuova Fiat 600.
I tradizionalisti potrebbero storcere il naso in merito agli stabilimenti utilizzati dal Gruppo Stellantis per la costruzione delle nuove Fiat 600 e Topolino
La presentazione delle nuove Fiat 600 e Fiat Topolino a Torino è stata affidata, fra gli altri, al presidente di Stellantis John Elkann. Il numero uno del Gruppo nato dalla fusione tra FCA e PSA ha ammesso, forse anche per smorzare le tante polemiche emerse in questi anni e anche in questi ultimi mesi, che il Gruppo Stellantis dispone di “profonde radici in Italia, dove abbiamo un glorioso passato, un forte presente e un futuro entusiasmante”. Un set di definizioni che, lette con gli occhi dei puristi e tradizionalisti del marchio, potrebbero cozzare con le prerogative produttive scelte in termini di stabilimento dove le Fiat 600 e Fiat Topolino nasceranno.
Non è sicuramente una novità che molti modelli del costruttore torinese, e ovviamente anche di altri costruttori pure più blasonati, non vengano prodotti nel Paese di riferimento del marchio. Ne deriva quindi che non bisogna gridare allo scandalo. Probabilmente l’accostamento di denominazioni iconiche come Topolino e 600 ha fatto storcere il naso a molti, legando questi al passato e al presente fatto di un approccio produttivo che esula dall’Italia stessa.
Difatti se si pensa alle 600 e Topolino il Lingotto, Torino e Mirafiori risultano centrali. Entrambe hanno rappresentato infatti una importante pagina di storia per il marchio, ovvero per la Torino dell’auto e del miracolo economico di metà Novecento.
Saranno prodotte in Marocco e Polonia
Oggi, in virtù delle collaborazioni franco-italiane da cui derivano questi due nuovi modelli, l’attività produttiva si è spostata altrove in considerazione di quella globalizzazione dell’auto ormai in essere da diversi anni. La Fiat Topolino, essendo basata sulla già nota Citroen Ami, sfrutterà lo stesso stabilimento produttivo della “sorella” francese. Verrà infatti prodotta in Marocco, presso lo stabilimento PSA di Kenitra.
Allo stesso tempo, la Fiat 600, che sfrutterà la medesima piattaforma della Jeep Avenger e del futuro B-SUV a marchio Alfa Romeo ovvero la e-CMP di derivazione PSA, sarà prodotta presso lo stabilimento di Tychy con sede in Polonia. Lo stesso dove attualmente viene prodotta proprio la Jeep Avenger e dove comincerà presto l’avvio produttivo del primo B-SUV del Biscione introducendo un trio di nuovi B-SUV a marchio Stellantis che sta per essere completato dal prossimo arrivo sul mercato proprio del piccolo SUV elettrico ed elettrificato a marchio Alfa Romeo.
Un approccio che chiaramente non è stato tenuto nascosto da nessuno, tanto che lo stesso CEO di Fiat Olivier Francois ha ammesso ieri stesso che la produzione di questi due nuovi modelli avrà le sedi indicate già qui sopra. Lo stesso numero uno di Fiat ha anche aggiunto che l’Italia rappresenta l’unico Paese europeo che arretra sull’elettrico perché non dispone di “incentivi sufficienti”.
Infine, va detto che la produzione della Fiat 600 e della Fiat Topolino è già cominciata e le prime consegne sono attese già entro la fine di quest’anno ovvero a partire da settembre. Da oggi è possibile ordinare la nuova Fiat 600 negli allestimenti (600e)RED e La Prima. Il prezzo “chiavi in mano” proposto da Fiat è pari a 35.950 euro per la versione di accesso (600e)RED; tuttavia, sfruttando gli incentivi statali in caso di rottamazione e le promozioni in essere si può portare a casa per 29.950 euro. La top di gamma, ovvero La Prima, dispone invece di un prezzo di listino di 40.950 euro.
Fino al prossimo 31 luglio, il costruttore, in accordo con Stellantis Financial Services, prevede un’offerta con tasso pari al 3,99% per la Fiat (600e)RED con rata a partire da 199 euro al mese e Easy Wallbox inclusa. Dopo 12 mesi si potrà scegliere se tenere la vettura o sostituirla con un’altra Fiat. Il listino della Fiat Topolino parte invece da 9.890 euro. Tuttavia, nell’ottica dell’ottenimento degli attuali incentivi statali destinati ai quadricicli elettrici, il costo della Topolino si riduce all’interessante valore di 7.499 euro. In ogni caso viene prevista anche la disponibilità di una valida formula rateale che permette di portarsi a casa la nuova Topolino con rate a partire da 39 euro al mese; sicuramente un valore alla portata di tutti e in linea con quanto praticato già da Stellantis con la “sorella” Citroen Ami. Bisogna però attendere nuovi dettagli che saranno diramati nelle prossime settimane.