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Alfa Romeo 8C 2300: questo esemplare vale 3 milioni di euro

È stato immatricolato per la prima volta nel 1932

Alfa Romeo 8C 2300 Cabriolet Figoni 1933 asta

L’Alfa Romeo 8C 2300 è senza dubbio una delle auto del Biscione meglio riuscite fino ad ora. Nasconde sotto il suo lungo muso un motore composto da due blocchi a quattro cilindri, allineati, con doppio albero a camme in testa e camere di combustione emisferiche.

Questa meravigliosa creatura, quando ben tarata, offre un’esperienza di guida fluida e potente, merito della sua trionfante presenza nelle corse automobilistiche degli anni ‘30.

Alfa Romeo 8C 2300 Cabriolet Figoni 1933 asta
Alfa Romeo 8C 2300 Cabriolet by Figoni tre quarti posteriore

Alfa Romeo 8C 2300 Cabriolet: all’asta un bellissimo esemplare del 1933 con carrozzeria Figoni

Nel periodo d’oro di Alfa Romeo, la 8C 2300 (o 2.3 come veniva chiamata dagli appassionati) era un’icona sia di velocità che di bellezza. Le carrozzerie più famose dell’epoca si sfidavano per decorare il suo telaio basso e proporzionato.

Tra queste, spiccava il nome di Figoni, già rinomato per la creazione di pezzi eccezionali senza compromettere la leggerezza e la potenza della 8C 2300. Figoni produsse sette carrozzerie per l’Alfa Romeo 8C 2300, tutte importate in Francia come kit e assemblate lì, sotto l’egida del brand di Arese. Quattro di queste superbe auto sono sopravvissute quasi nella loro forma originale.

Alfa Romeo 8C 2300 Cabriolet Figoni 1933 asta

Stando alle ricerche condotte dall’esperto storico di Alfa Romeo Simon Moore, l’esemplare protagonista di questo articolo inizia la sua storia come telaio n°2111025, ordinato con una carrozzeria cabriolet particolarmente dinamica da Figoni, caratterizzata da doppi pneumatici di scorta montati posteriormente e un’elegante carrozzeria bicolore separata da una linea laterale.

L’auto, ritenuta immatricolata per la prima volta nel settembre 1932 con la carrozzeria completata a dicembre, è stata successivamente fotografata sulla rivista Auto-Carrosserie nel luglio/agosto 1933.

Sarà offerta all’asta da RM Sotheby’s durante la Monterey Car Week 2023 (17-19 agosto). Si attende una vendita compresa tra 2,65 e 3,1 milioni di euro.

Alfa Romeo 8C 2300 Cabriolet Figoni 1933 asta

Ad un certo punto ricevette un restauro completo

Roger Goldet, primo proprietario dell’auto, commissionò la carrozzeria direttamente a Figoni, facendo richieste particolari che determinarono un costo elevato. Queste includono l’uso del lussuoso pellame Vaumol per l’abitacolo e tergicristalli unici nel loro genere. Questa 8C 2300 Cabriolet ritornò più volte nelle mani di Figoni per ulteriori lavori.

Goldet vendette l’auto intorno al 1935. Tuttavia, l’eventuale passaggio di proprietà del telaio n°2111025 a Sommer è di importanza fondamentale poiché quest’ultimo possedeva anche la n°2311212, con la quale gareggiò alla 24 Ore di Le Mans nel 1935.

Alfa Romeo 8C 2300 Cabriolet Figoni 1933 asta

Questa preziosa Alfa Romeo 8C 2300 fu poi venduta da Antoine Raffaelli nel 1965 a Paul Sac, che la fece riverniciare in due tonalità di blu dal carrozziere torinese Savio. Sac conservò l’auto per oltre due decenni prima di venderla nel 1987 a Robert Rubin di New York, un appassionato collezionista e pilota di auto da corsa storiche.

Rubin avviò un completo restauro della vettura con l’aiuto dello specialista Chris Leydon. L’auto fu poi acquistata per la collezione attuale nei primi anni ‘90. Gli studi di Simon Moore indicano che questo esemplare fu dotato inizialmente del motore 2311212, della scatola sterzo e dell’asse anteriore dello stesso modello, guidato da Sommer a Le Mans.

Grazie alla richiesta sempre alta per le Alfa Romeo 8C, ogni esemplare è stato accuratamente analizzato. Questo in particolare conserva un alto numero di componenti originali 2.3 e rimane un’auto dallo stile stupefacente, con prestazioni all’avanguardia e una storia affascinante, degna delle sue perfette linee Figoni.

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