La Ferrari 250 LM è stata una figura dominante nel design delle auto sportive a motore medio-posteriore fin dai tardi anni ‘50. La storia di questo straordinario modello della casa automobilistica modenese risale al motore V6 di Dino Ferrari, installato posteriormente nelle vetture di Formula 1 della Scuderia nel 1960, riscuotendo un notevole successo.
Nel tentativo di stare al passo con i competitor muniti di motori più grandi, il produttore modenese decise di sviluppare una vettura sportiva dotata di un V12 collocato posteriormente. Così, nel 1963, il telaio n°0796, originariamente un 246 SP, fu equipaggiato con un Colombo da 3 litri, divenendo il prototipo dell’ormai leggendario 250 P, vincitore delle 24 Ore di Le Mans dello stesso anno.
Ferrari 250 LM: il mese prossimo sarà offerto all’asta un rarissimo esemplare
Visto il successo del V12 posteriore nella vettura da corsa prototipo, il costruttore di Maranello decise di adottare lo stesso design per la competizione in classe GT. Il risultato fu la 250 LM, il cui design originale fu ulteriormente arricchito da Sergio Scaglietti, che creò un capolavoro di carrozzeria basandosi sulla 250 P. Il modello fu presentato ufficialmente al Salone di Parigi del 1963 con il telaio n°5149.
Nonostante le leggere modifiche apportate per renderla una vettura stradale (come l’aggiunta di clacson e ruote di scorta), la FIA rifiutò di omologare questo modello per le corse basate sulla produzione, a causa delle sue caratteristiche troppo avanzate per la classe GT e per il numero insufficiente di esemplari prodotti. Di conseguenza, fu approvata solo per la classe Prototipo, dove il suo motore da 3.3 litri non poteva competere con modelli di cilindrata superiore come la Ford GT40 e la P2 Spider della stessa Ferrari.
La decisione della FIA suscitò l’ira di Enzo Ferrari, che si allontanò temporaneamente dal progetto, vendendo la maggior parte degli esemplari a privati e ai suoi principali concessionari di corse. Tuttavia, il momento di gloria della Ferrari 250 LM arrivò nel 1965 durante le 24 Ore di Le Mans, quando cinque differenti esemplari si sfidarono per la vittoria.
Alla fine del lungo e impegnativo evento, l’esemplare n°5893, guidato da Masten Gregory e Jochen Rindt, trionfò, garantendo a Ferrari la sua sesta vittoria consecutiva a Le Mans e consolidando la leggenda della 250 LM.
Sono stati prodotti solo 32 esemplari
Solo 32 esemplari di questa prestigiosa auto da corsa furono prodotti fino alla metà del 1966, rendendo la 250 LM uno dei modelli del brand di Maranello più ricercati di tutti i tempi. Non è quindi sorprendente che queste auto siano considerate vere e proprie gemme dai loro proprietari, apparendo raramente sul mercato.
Tra le varie 250 LM, il telaio n°6053 è particolarmente desiderabile. Sarà proposto all’asta da RM Sotheby’s durante la Monterey Car Week 2023. Dovrebbe essere venduta a una cifra compresa tra 16 e 18 milioni di euro.
Consegnato nel 1964 a Maranello Concessionaires, famoso distributore del marchio e cliente privato preferito dalla fabbrica, fu presto venduto al pilota britannico George Drummond. Durante la sua carriera agonistica, il telaio n°6053 si distinse in varie corse, tra cui una vittoria di classe a Wiscombe Park nell’aprile 1965 e quattro vittorie assolute nei quattro mesi successivi a Brands Hatch, Snetterton (due volte) e Silverstone.
Oggi, questa Ferrari 250 LM rappresenta un’opportunità molto rara per i collezionisti di Ferrari. Restaurata nel 2021 da Ferrari Classiche, conserva il motore e il cambio del telaio n°6167, come da certificazione Ferrari Classiche, ed è accompagnato da una straordinaria documentazione che include copie dei fogli di costruzione originali, del certificato di origine, della fattura SEFAC, fotografie di epoca e molto altro ancora.
Una vettura da corsa che ha completato il suo percorso diventando un’ammirata auto da esposizione, un pezzo pregiato della storia del cavallino rampante. Questa 250 LM è un vero e proprio simbolo di un’epoca di innovazione ed eccellenza in casa Ferrari, che continua ad affascinare appassionati e collezionisti di tutto il mondo.