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Stellantis: Tavares conferma accordo con il governo entro poche settimane

Per Tavares manca davvero poco all’accordo con il governo italiano

Carlos Tavares

Il numero uno di Stellantis, l’amministratore delegato Carlos Tavares, in sede di presentazione dei risultati del gruppo automobilistico nel primo semestre del 2023 ha parlato dell’accordo con il governo italiano. Il portoghese ha detto che l’accordo con il governo italiano per la produzione di un milione di auto all’anno nel nostro paese è ormai vicino e potrebbe arrivare nel giro di qualche settimana.

Tavares conferma che è vicino l’accordo di Stellantis con il governo italiano per la produzione di 1 milione di auto all’anno

Tavares ha detto che Stellantis nel giro di poche settimane dovrebbe finalmente trovare un accordo per aumentare la produzione di auto nel nostro paese come anticipato dopo il recente colloquio a Roma con il ministro delle imprese e del made in Italy Adolfo Urso. Il numero uno del gruppo nato dalla fusione di Fiat Chrysler e PSA ha detto di essere in perfetta sintonia con il governo italiano ma che per concludere l’accordo è necessario che entrambe le parti si vengano incontro.

Tavares ha detto che Stellantis si impegnerà in una serie di cose ma che anche l’esecutivo dovrà impegnarsi a sua volta nel porre in essere le condizioni affinché l’obiettivo della produzione di 1 milione di auto nel nostro paese ogni anno diventi un qualcosa di possibile.  Secondo Tavares una vera e propria inversione di tendenza nella produzione di auto in Italia la si potrà vedere già tra la fine del 2023 e l’inizio del 2024, sempre che l’accordo con il governo venga trovato. Per quanto riguarda il milione di auto prodotte ogni anno il portoghese ha precisato che questo dato comprende anche i veicoli commerciali leggeri.

Stellantis logo

Quello che serve per concludere l’accordo secondo Tavares è il sostegno dell’esecutivo nel sostenere l’acquisto di veicoli a basse emissioni da parte della classe media. Inoltre il CEO di Stellantis chiede anche che vengano rimossi tutti quei vincoli che limitano la mobilità privata. Il riferimento va alle regole che impediscono l’utilizzo di auto nei centri delle grandi città. Il numero uno del gruppo automobilistico dice che è importante che l’Italia non diventi un paese “Autofobico”.

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