Continuano le trattative di Stellantis con il governo italiano per redigere un piano che possa portare la produzione di auto nel nostro paese ad oltre 1 milione di unità all’anno, un traguardo che non viene raggiunto ormai da moltissimo tempo. I sindacati ovviamente sperano che davvero si possa giungere ad un simile accordo che potrebbe rivitalizzare il settore in Italia che ormai da diversi anni vive una profonda crisi con la produzione in continuo calo anno dopo anno. Ed ecco che entrano in gioco Fiat 600 e nuova Fiat Panda.
Fiat 600 e nuova Panda: il loro ritorno in Italia potrebbe essere essenziale per il futuro del settore
A proposito di questo importante obiettivo fissato dal governo italiano che cerca l’accordo con il gruppo Stellantis, secondo Roberto Di Maulo del sindacato Fismic sarà un traguardo molto difficile da raggiungere, un qualcosa che si sogna dagli anni ’70 secondo quanto dichiarato dal rappresentante sindacale. Secondo Di Maulo ciò sarà fattibile solo nel caso in cui Stellantis deciderà di spostare la produzione di Fiat 600 a Mirafiori e della nuova Fiat Panda presso lo stabilimento di Pomigliano.
A Mirafiori infatti la produzione della 500 elettrica e delle auto di Maserati potrebbe non bastare per garantire un futuro sereno a tutti i lavoratori dello stabilimento. Occorre almeno un altro modello ad alti volumi. Da qui nasce il pensiero alla nuova Fiat 600 la cui produzione sembra ormai destinata alla Polonia con lo stabilimento di Tychy in cui sono state già prodotte le prime unità e ci si prepara ad avviare la produzione in serie.
Il 30 agosto ci sarà un importante incontro tra Stellantis e il governo. Si spera che entro il 10 settembre si possa giungere ad un accordo. Questo incontro segue quello avvenuto nei giorni scorsi tra il Ministro Urso e i sindacati a cui non ha partecipato il gruppo automobilistico guidato da Carlos Tavares. Vedremo dunque che novità arriveranno nelle prossime settimane a proposito di questo importante accordo da cui potrebbe dipendere il futuro del settore automotive in Italia.