Le vetture più rare scatenano sempre un grande interesse nelle aste internazionali, specie se portano un marchio nobile, come l’Alfa Romeo 1900 C Sprint Ghia Supergioiello offerta alla tentazione dei potenziali acquirenti da Car & Classic, importante piattaforma europea dedicata agli acquisti e alle vendite di auto d’epoca. I rilanci degli appassionati e degli investitori prenderanno forma da domenica 17 settembre a domenica 24 settembre, quando la sessione giungerà al suo epilogo.
Oggetto delle offerte, un lotto di grande pregio. Quella del “biscione”, infatti, è un’assoluta meraviglia della storia dell’automobile italiana. Rara e preziosa, l’Alfa Romeo 1900 C Sprint Ghia Supergioiello è una creatura di alto valore collezionistico. Nella carrozzeria del modello si coglie la carica espressiva densa di personalità tipica di Ghia. La cosa emerge ancora di più nella serie Supergioiello, cui la coupé all’asta appartiene. Una linea di stile esclusiva che, a partire dal 1949, ha impreziosito autotelai di diverse marche trattati dall’atelier torinese.
In questa veste, il performante modello della casa milanese prese forma in 6 esemplari, a dispetto dei 18-20 previsti. Oggi se ne conoscono soltanto 4 esistenti. L’Alfa Romeo 1900 C Sprint Ghia proposta da Car & Classic è resa ancora più speciale dalla tinta “Rame Metallizzato” che ne esalta l’eleganza e la rende unica. Si tratta della vettura con telaio 01549: quello dell’ultimo esemplare della specie prodotto. La sua nascita risale al 1953. Alcuni addetti ai lavori ritengono che sia una delle più incredibili auto del “biscione” create dal Dopoguerra ad oggi e, in assoluto, una delle più seducenti interpretazioni della 1900 C Sprint. Un’intrigante prova creativa, su un modello che era già di suo un capolavoro.
La “Millenove” è stata un’ammiraglia di grande importanza storica per il marchio lombardo. Prima Alfa Romeo a scocca portante, fu prodotta dal 1950 al 1959 nella prima catena di montaggio realizzata dal casa. Il motore non era più a 6 o 8 cilindri, come per i modelli precedenti, ma a 4 cilindri, sempre con testata in lega leggera, 2 alberi a camme in testa e camere di scoppio emisferiche. Il più basso frazionamento non ebbe ripercussioni negative sulla tempra caratteriale, come confermano i successi in gara e di mercato. Lo spot usato per pubblicizzarla metteva in risalto questa sua capacità, con il claim “L’auto di famiglia che vince le corse”.
La versione C Sprint fu prodotta con carrozzeria Coupé e Cabriolet già dal 1951, un anno dopo il lancio della berlina. Rispetto a questa aveva un passo accorciato di 130 mm (2500 mm il totale). Alcuni atelier di grido degli anni Cinquanta interpretarono il tema, con specifiche carrozzerie. Pure Ghia fece parte del gruppo. Le creature di questa famiglia, di matrice “artistica”, erano rivolte alla clientela più sportiva ed esigente del “biscione”, abituata a guidare fuoriserie con un alto livello di artigianalità e rifinite secondo le proprie preferenze.
L’Alfa Romeo 1900 C Sprint Ghia Supergioiello godeva della spinta di un motore da 1884 centimetri cubi di cilindrata, alimentato da un carburatore doppio corpo Weber. Aveva valvole di aspirazione e scarico maggiorate. Tra le altre caratteristiche tecniche dell’esemplare offerto alla tentazione dei potenziali acquirenti, il cambio manuale a 4 velocità, le sospensioni anteriori indipendenti con doppi bracci ad A e quelle posteriori ad assale rigido. I freni erano a tamburo sulle 4 ruote.
Questa vettura ha trascorso gran parte della sua vita nella penisola iberica. Primo proprietario fu l’appassionato di velocità e gentleman driver Gumersindo Garcia Fernandez, che la fece subito iscrivere al Real Automóvil Club de España. Era il 1954. La stagione delle corse quell’anno si chiuse con due vittorie di classe: al Rally de los Pirineos e alla Dehesa de la Villa. Incoraggiato dai 100 cavalli espressi dal modello, il facoltoso owner decise di iscriversi, nel 1955, ad una gara di respiro internazionale come il Rally di Monte Carlo, chiuso al 204° posto. Anche se il podio era molto lontano, emersero le doti di affidabilità del modello. Nel resto della stagione continuò a garaggiare in altre 4 sfide sportive, chiudendo sempre nei primi 8 posti.
Poi l’auto passò di mano, finendo nel garage del presidente del Club 600 Barcelona Salvador Ros. Prima, però, si concesse una sfilata di bellezza sotto i riflettori del Concurso de Elegancia di San Sebástian. Nel 1958 questa Alfa Romeo 1900 C Sprint Ghia Supergioiello tornò a correre, conquistando la decima posizione assoluta al Rally de los Pirineos, cui fecero seguito diversi altri impegni agonistici, fino al 1961, quando un incidente pose uno stop non solo ai suoi impegni al cronometro, ma anche al suo incantevole frontale. A quel punto, per rimettere in strada l’auto, la parte anteriore fu sostituita con quella di una 1900 C Sprint Touring, essendo introvabili le parti dell’allestimento di partenza.
Per fortuna, negli anni successivi, il maestro restauratore Dino Cognolato riuscì a ripristinare il “volto” originale, riportando la vettura esattamente all’aspetto che aveva nel gennaio del 1955 al Rally di Monte Carlo, con anche il numero di gara “400” sulle porte. Nel frattempo il suo terzo proprietario Pablo Gemino, responsabile della rivista dell’Antic Car Club de Catalunya e storico per passione, ne ricostruì le vicende con un lavoro di ricerca che fu proseguito dal custode successivo, il portoghese Francisco Pueche. Lui ebbe la fortuna di recuperare anche delle foto storiche della lussuosa Alfa Romeo in gara, nella configurazione iniziale.
Dopo il restauro, questa rarità è passata di mano altre due volte. Ora torna in vendita, in condizioni eccellenti. Le stesse che nel 2021 l’hanno fatta risplendere sulla passerella del Concorso d’Eleganza di Villa d’Este, sulle rive del Lago di Como. L’asta, come dicevamo, sarà “celebrata” dal 17 al 24 settembre su Car & Classic (carandclassic.it). Nel frattempo è già possibile visionare l’auto attraverso l’ampia documentazione fotografica e la dettagliata descrizione testuale a disposizione sul sito.