Dopo l’anteprima mondiale della nuova Alfa Romeo 33 Stradale, tenutasi ieri al Museo Alfa Romeo, il marchio regala ora un’emozione più potente agli appassionati del motorsport mondiale: il ritorno al “Tempio della velocità” di Monza, in occasione del Gran Premio d’Italia. Per l’esattezza, l’iconica vettura fece il suo debutto sul leggendario circuito il 31 agosto 1967, poche settimane prima della sua presentazione ufficiale al Salone di Torino.
In occasione del Gran Premio d’Italia la nuova Alfa Romeo 33 Stradale torna a Monza
La scelta della location non è stata casuale, poiché sintetizza il legame tra il mondo delle corse e quello delle vetture stradali, oltre a segnare il ritorno ufficiale dell’Alfa Romeo nel mondo delle competizioni, con il progetto 33. Direttamente derivato dalla vettura da corsa Tipo 33, la 33 Stradale suscitò subito ammirazione per le sue prestazioni esaltanti e per la silhouette statuaria di Franco Scaglione.
Le stesse forti emozioni si sono riproposte oggi, appena fuori dal box dell’Alfa Romeo F1 Team, quando i riflettori si sono puntati sulla nuova 33 Stradale: un vero e proprio “manifesto” delle capacità del marchio italiano, oggi e in futuro, in termini di stile e esperienza di guida. Realizzata in soli 33 esclusivi esemplari, secondo un processo artigianale unico, la nuova coupé “due posti” unisce tradizione e futuro, portando Alfa Romeo avanti nel 21° secolo. L’unico luogo in cui avrebbe potuto avvenire il suo debutto era lo stesso circuito dove è nata la sua leggenda 56 anni fa, la stessa pista dove
L’Alfa Romeo vinse il primo titolo nella storia della Formula 1 il 3 settembre 1950, con Nino Farina al volante della Tipo 158 “Alfetta”. Per l’evento, le monoposto dell’Alfa Romeo F1 Team saranno dotate di una livrea speciale per celebrare il debutto della nuova Alfa Romeo 33 Stradale, come testimoniano il colore oro dei cerchi e la brandizzazione sulla fiancata e sull’ala posteriore. Immancabile anche il Quadrifoglio, nella sua versione rinnovata per il centenario. Fu utilizzato per la prima volta da Ugo Sivocci nel 1923 e adottato a partire dagli anni ’60 come emblema ufficiale dell’Alfa Romeo dalle più alte prestazioni sportive; Inutile dire che l’ultima creazione dell’Alfa Romeo rientra in quella categoria.
I colori della bandiera italiana si vedono anche sui cofani delle vetture di Valtteri Bottas e Zhou Guanyu, sono stati modificati in “Quadrifoglio” verde e bianco da aggiungere alla livrea rossa ufficiale. La bandiera, che domina la fiancata della vettura, è animata dalla sua potente linea diagonale, conferendo ancora più dinamismo alla percezione della vettura.
La stessa celebrazione di stile e colore si ritrova nelle tute da gara dei due piloti dell’Alfa Romeo F1 Team: la bandiera italiana prende vita in un’unione asimmetrica del rosso in primo piano e del verde dietro, con un contorno verticale simile a quello del l’auto, dal petto del pilota alle braccia. Infine, compaiono in oro i nomi di Bottas e Zhou, con la nuova “Quadrifoglio 100 Anniversario” che campeggia sulle loro spalle.