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Stellantis e UAW concordano sulla lotta all’assenteismo nelle fabbriche del gruppo

Stellantis e UAW concordano nella lotte all’assenteismo, un fenomeno che sta colpendo duramente le fabbriche americane del gruppo

Stellantis

Stellantis, il gruppo automobilistico nato dalla fusione tra FCA e PSA, sta affrontando delle difficili trattative con i sindacati per il rinnovo del contratto dei suoi lavoratori negli Stati Uniti. Il gruppo, che conta 14 marchi tra cui Fiat, Alfa Romeo, Jeep, Peugeot e Citroen, deve affrontare il problema delle assenze e delle carenze di personale nelle sue fabbriche, che minano la produttività e la qualità. Si tratta di un problema da risolvere e su cui anche UAW si dice d’accordo.

Stellantis ha registrato un tasso di assenteismo del 23% tra i suoi lavoratori negli Stati Uniti

Secondo quanto riportato da BNN Bloomberg, Stellantis ha registrato un tasso di assenteismo del 23% tra i suoi lavoratori negli Stati Uniti, a causa della pandemia, delle dimissioni volontarie e della concorrenza di altri settori. Il gruppo ha anche difficoltà a reclutare nuovi lavoratori, nonostante abbia offerto bonus di assunzione fino a 2.000 dollari.

Queste difficoltà hanno avuto un impatto negativo sulla produzione di Stellantis, che ha dovuto sospendere o ridurre la produzione in alcuni stabilimenti a causa della carenza di componenti elettronici e della bassa domanda di alcuni modelli. Inoltre, il gruppo ha dovuto affrontare dei problemi di qualità, come le lamentele dei clienti per i difetti dei nuovi modelli Jeep Grand Cherokee L.

Secondo le stime dell’azienda, l’assenza dei lavoratori ha comportato una perdita di vendite di 217 milioni di dollari nel 2021 e nel 2022. Gestire gli impianti in modo più efficiente potrebbe consentire a Stellantis di essere più generosa al tavolo delle trattative e ciò potrebbe aiutare l’economia americana a evitare un potenziale colpo multimiliardario derivante da uno sciopero. L’attuale contratto UAW scade giovedì. Per raggiungere un accordo, la casa automobilistica e il sindacato dovranno decidere come colmare il divario quando i dipendenti non riescono a intervenire.

Stellantis vuole collegare gli aumenti e i pagamenti per la partecipazione agli utili alle presenze e far sì che i giorni di malattia retribuiti vengano conteggiati rispetto alle ferie, secondo la sua proposta di apertura. La casa automobilistica, nata dalla fusione nel 2021 tra Fiat Chrysler e il gruppo francese PSA, vuole anche utilizzare più lavoratori temporanei meno retribuiti per coprire le assenze. Il sindacato afferma che le assenze non programmate sono in aumento perché i lavoratori sono così esauriti che si prendono giorni di ferie anche quando l’azienda non li concede.

Stellantis logo

Ricordiamo che UAW chiede maggiori garanzie per i lavoratori, come aumenti salariali, bonus, benefici e sicurezza occupazionale. I sindacati vogliono anche avere maggiori informazioni sul piano industriale di Stellantis, che prevede di investire 30 miliardi di euro entro il 2025 nella transizione verso la mobilità elettrica, ma non ha ancora chiarito quali saranno gli impatti sui vari stabilimenti statunitensi.

Le trattative tra Stellantis e i sindacati sono quindi complesse e delicate, e potrebbero richiedere più tempo del previsto. Il gruppo punta a raggiungere un accordo soddisfacente per entrambe le parti, che consenta di affrontare le sfide del mercato automobilistico e di garantire la competitività e la crescita del gruppo.

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