Stellantis, il gruppo automobilistico nato dalla fusione tra FCA e PSA, ha rallentato il tavolo ministeriale con il governo e i sindacati, che doveva definire gli impegni dell’azienda su investimenti, produzione e occupazione in Italia. Il motivo sarebbe la mancanza di un accordo sul piano degli incentivi alle auto elettriche, che Stellantis ritiene insufficiente e penalizzante per le sue fabbriche italiane. Tuttavia, l’azienda ha confermato la sua volontà di dialogare con le istituzioni e le parti sociali e ha annunciato un incontro dedicato allo stabilimento di Mirafiori per la prossima settimana. Fonti governative però dicono che ormai ci siamo quasi e che entro fine mese si dovrebbe firmare un accordo generale tra gruppo automobilistico, governo e parti sociali.
Entro il 30 agosto governo e Stellantis dovrebbero firmare accordo generale
Il tavolo ministeriale era stato convocato dal ministro delle Imprese, Adolfo Urso, a luglio, dopo che Stellantis aveva presentato il suo piano industriale “Dare Forward”, che prevede il lancio di 10 nuovi modelli elettrici o ibridi entro il 2025. Il governo aveva chiesto all’azienda di garantire la salvaguardia della filiera automotive italiana, asse centrale dell’industria nazionale, e di rivedere i suoi piani di riduzione del personale. I sindacati avevano chiesto invece maggiori investimenti negli stabilimenti italiani, soprattutto quelli più a rischio come Melfi, Pomigliano e Cassino.
Il tavolo ministeriale si era svolto a ritmi serrati fino a fine agosto, quando era emersa la possibilità di firmare un documento condiviso entro Ferragosto. Tuttavia, il confronto si è arenato sul tema degli incentivi alle auto elettriche, che Stellantis considera troppo bassi rispetto ad altri Paesi europei e non adeguati alla realtà produttiva italiana. Il governo si era detto disponibile a rivedere lo schema degli incentivi, ma solo a partire dal 2024. Inoltre, il governo aveva sollevato alcune perplessità sulle richieste di Stellantis di avere una maggiore flessibilità contrattuale e una riduzione dei costi del lavoro.
Nonostante lo stallo, Stellantis ha dichiarato di voler proseguire il dialogo con il governo e i sindacati e ha fissato un incontro per la prossima settimana dedicato allo stabilimento di Mirafiori. Il governo e i sindacati hanno espresso la loro speranza che il tavolo ministeriale possa riprendere al più presto e portare a una soluzione positiva per l’industria automobilistica italiana.