Una splendida Ferrari F50 del 1997, in tinta Giallo Modena, sarà offerta alla tentazione dei potenziali acquirenti nell’asta di inizio ottobre che RM Sotheby’s proporrà ad Hong Kong. Solo 31 vetture della specie sono state rifinite con questo colore. L’esemplare in esame ha trascorso gran parte della sua vita nell’estremo oriente. Il proprietario attuale la mise in garage 20 anni fa: da allora non ha più cambiato nome sul libretto. Gelosamente custodita, ora torna sul mercato, per la gioia di quanti puntano ad assicurarsi una delle supercar del “cavallino rampante” più esclusive ed emozionanti da guidare.
A rendere più appetibile il lotto provvede la bassa percorrenza accumulata nel tempo, pari a 9.100 chilometri da nuova. La Ferrari F50 potrebbe essere la migliore supercar analogica mai creata. Dopo essere stata messa in ombra per anni dalla F40, è oggi destinataria delle meritate attenzioni da parte degli appassionati, che si sono allineati finalmente ai proprietari, sempre affascinati da questa creatura, in grado di regalare una finezza caratteriale unica e irripetibile. L’esemplare messo all’asta da RM Sotheby’s uscì dalle officine di Maranello il 9 giugno del 1997. Era il 313° dei 349 prodotti. Il suo fascino è sublime. Per chi può, rappresenta una tentazione imperdibile.
La Ferrari F50, emanazione suprema dell’arte meccanica, è un capolavoro a quattro ruote, dall’energia vorticosa. Un turbine di potenza e bellezza che rapisce il cuore di tutti. Questa supercar da sogno ha l’energia di un uragano. La spinta fa capo a un motore V12 da 4.7 litri, derivato da quello della 640 F1, con 520 cavalli offerti al godimento dei sensi. L’unità propulsiva, imbullonata alla monoscocca in materiali compositi, svolge una funzione portante, insieme alla trasmissione. Anche le sospensioni di tipo push rod derivano dalla Formula 1.
Di riferimento, per i suoi tempi, il quadro prestazionale, con un’accelerazione da 0 a 100 km/h in soli 3.87 secondi e da 0 a 1000 metri in 21.7 secondi. La velocità massima tocca i 325 km/h. Cifre allineate a quelle della precedente F40, ma con tempi in pista molto più bassi, per la migliore finezza caratteriale. Leggendo i dati numerici della Ferrari F50 si capisce come con lei l’anima del guidatore sia catapultata in un regno dove il tempo e lo spazio perdono ogni significato. Ma non è solo la potenza a far palpitare i cuori.
L’estetica di questa creatura è un inno alla bellezza delle linee e dei contrasti. I tratti della carrozzeria richiamano quelli dei prototipi da corsa degli anni sessanta e settanta, ma con un linguaggio inedito, proiettato nella modernità. Su strada e in pista, la Ferrari F50 è una fabbrica di emozioni, profusamente elargite al conducente e all’eventuale passeggero. La sua guida crea un connubio magico tra pilota e macchina, in un quadro che fa respirare al meglio il fascino delle corse. Possederne una è come vivere in un universo speciale, lontano dal piatto grigiore della vita quotidiana.
Questa spider con tetto rigido asportabile è un’automobile capace di rapire i sensi e di fondersi con l’anima. La Ferrari F50 sprigiona emozioni senza tempo, uniche e irripetibili. È un’icona eterna che danza sul confine tra il mito e la realtà. Guidarla è un viaggio mistico verso l’essenza del piacere; una celebrazione di potenza e grazia, un sogno che diventa realtà. Stiamo parlando della vettura più simile a una monoposto da Gran Premio prodotta fino ad oggi. La presentazione del modello avvenne nel 1995, con un paio di anni di anticipo sui festeggiamenti per il cinquantesimo anniversario della casa di Maranello, cui rende omaggio nella sigla.
Prese il posto della mitica F40, anche se nel cuore degli appassionati non trovo lo stesso spazio, per l’esuberante personalità di quella “rossa”. Oggi migliori clienti del marchio, che possiedono tutte le serie limitate dell’era moderna, ne tessono le lodi. Anche gli appassionati comuni lo fanno. La Ferrari F50 fu fortemente voluta da Piero Ferrari, che puntava a traghettare su un modello stradale la tecnologia e la costruzione dei bolidi del Circus. I tecnici e gli ingegneri di Maranello riuscirono perfettamente ad accontentarlo, consegnando al mondo un nuovo capolavoro. Qualcuno, ora, può coronare il sogno di mettere uno di questi gioielli in garage. Un sogno di colore giallo.
Foto | Profilo Twitter RM Sotheby’s
Fonte | RM Sotheby’s