Il Ferrari Gala di New York ha avuto il suo momento di massimo fulgore con l’asta benefica di una Ferrari 812 Competizione vestita in modo unico dal reparto Tailor Made della casa di Maranello. Come riferito in un’altra circostanza, la carrozzeria di questo modello è stata rifinita in Giallo Tristrato, con elementi a contrasto in Nero DS Sketch opaco che decorano l’auto con le linee di stile delle bozze progettuali di Flavio Manzoni. Queste tornano in scena nell’allestimento dell’abitacolo, avvolto da un’Alcantara di nuova generazione.
Per il prezioso esemplare, che ha suscitato grande interesse in sala, il fortunato acquirente ha sborsato la stratosferica cifra di 5,1 milioni di dollari. Nella somma va letta anche la sua inclinazione all’altruismo, che lo ha portato ad effettuare rilanci ben superiori al valore di mercato dell’auto. Qui i fondi raccolti saranno destinati all’istruzione degli studenti disagiati. La vendita della coupé emiliana si è svolta al “The Shed”. Fa piacere sapere che un’iniziativa benefica nel segno del “cavallino rampante” abbia prodotto, per l’ennesima volta, un grande risultato, a riprova del cuore generoso del marchio italiano e dei suoi clienti.
A passare di mano, come dicevamo, è stata una Ferrari 812 Competizione, allestita in modo specifico. Questa vettura è un’opera d’arte su quattro ruote, un’esplosione di potenza e bellezza che incarna l’anima ardente della casa di Maranello. Nessuna orchestra, come diceva il grande Herbert von Karajan, potrà mai eguagliare il suono di un 12 cilindri Ferrari, quando si risveglia dal suo sonno, pronto a scatenarsi sulle strade e sulle piste del mondo. La supercar in esame è una sinfonia di emozioni, che affonda le radici nel DNA delle leggendarie berlinette storiche del marchio, di cui prende lo spirito, proiettandolo nella modernità, con una grazia che solo ai migliori riesce.
L’anima della 812 Competizione è un dodici cilindri da 6.5 litri, ad alimentazione atmosferica: un capolavoro di ingegneria e di meccanica, che sprigiona la bellezza di 830 cavalli: una potenza che incolla al sedile ad ogni colpo sul pedale delll’acceleratore. Il suo ruggito è una promessa di velocità pura, una dichiarazione di dominio assoluto sulla strada, ma non è solo il vigore energetico a rendere unica questa creatura.
La Ferrari 812 Competizione è un’opera di tecnologia avanzata, con soluzioni aerodinamiche che sfidano le leggi della fisica. Le prese d’aria, i deflettori e i baffi anteriori sono come note su uno spartito, progettati per cullare la vettura attraverso le curve a velocità spaventose. Il grande appeal dell’auto in esame non si ferma qui. Anche l’abitacolo stordisce i sensi, con le sue note racing, sapientemente miscelate a trame di lusso, in un quadro dove il pilota è messo al centro di tutto, per garantire un controllo totale.
Ogni dettaglio è una dichiarazione di fascino e artigianalità. Inebrianti le emozioni regalate durante l’azione. Qui i sensi vengono proiettati in una dimensione di sublime piacere, destinato a fissarsi in forma perenne nel cuore. La natura muscolare del modello è evidente nel nome stesso. La Ferrari 812 Competizione estremizza i contenuti della 812 Superfast, portandoli a un livello mai visto prima. Qui lo stacco dall’auto di partenza è molto più marcato che sulla 599 GTO o sulla F12 tdf, almeno sul piano dinamico.
Le prestazioni sono straordinarie, con una velocità massima che supera i 340 km/h e un’accelerazione da 0 a 100 km/h in meno di 2,9 secondi. Questa macchina è una freccia scagliata verso l’orizzonte, pronta a sfidare i limiti della fisica. La Ferrari 812 Competizione è un’opera d’arte meccanica, una celebrazione della passione per la velocità e la bellezza. È il risultato di decenni di perfezionamento, di innovazione senza compromessi. È il tuono che rompe il silenzio delle strade, un simbolo di potenza, prestigio e lusso italiani.
In un mondo in cui le auto sono spesso anonime, questa coupé di razza si erge come una divinità tra i comuni mortali. È la Ferrari che tutti sognano, un’esperienza che va ben oltre la guida di una vettura. È un’ode all’adrenalina, un inno alla bellezza e un tributo all’arte dell’ingegneria del Belpaese. Queste sue caratteristiche, indubbiamente, hanno concorso all’interesse suscitato dal modello proposto all’asta a Gala di New York, per una nobile causa. Chapeau!