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Stellantis: con la vendita di tre fabbriche in Cina conferma la sua nuova strategia

La cessione di tre fabbriche in Cina rappresenta uno dei frutti della nuova strategia di Stellantis

Stellantis

Nei giorni scorsi vi abbiamo scritto della cessione da parte di Stellantis di tre stabilimenti in Cina che sono stati venduti al partner DongFeng. Annunciata tre anni fa da Carlos Tavares, il suo CEO, questa strategia chiamata “asset light” potrebbe dare i suoi frutti se pensiamo alle grandi difficoltà che stanno vivendo attualmente molti produttori occidentali in Cina. All’epoca era difficile immaginare che un produttore occidentale potesse privarsi del mercato più grande del mondo. Tuttavia, da più di un anno, i produttori giapponesi e tedeschi sono in grande difficoltà in Cina, competendo con gli stessi marchi cinesi i cui modelli full electric sono più convenienti e più efficienti.

La cessione di tre fabbriche in Cina rappresenta uno dei frutti della nuova strategia di Stellantis

Il gruppo automobilistico di Carlos Tavares potrebbe infatti concentrarsi sui mercati più redditizi e in crescita, come l’Europa, il Nord America e il Sud America. Inoltre, il gruppo potrebbe puntare sulla mobilità sostenibile e sull’elettrificazione della sua gamma, due settori in cui ha già dimostrato la sua capacità di innovazione e di leadership. Infine, il gruppo potrebbe mantenere una presenza selettiva e mirata in Cina, attraverso i suoi marchi più prestigiosi e distintivi, come Jeep, Maserati, Alfa Romeo e Ferrari.

Il nuovo modello di Stellantis è quindi operativo. Questo modello, chiamato “asset light Strategy”, o strategia degli “asset leggeri”, consente al produttore di beneficiare della forza della Cina nel settore delle auto elettriche senza subire svantaggi e investimenti colossali. Secondo l’agenzia finanziaria Bloomberg la transazione ammonterebbe a 1,71 miliardi di yuan, ovvero 220 milioni di euro.

DongFeng

“Questo sviluppo costituisce un nuovo passo importante nella nostra strategia di promozione delle nostre attività in Cina, poiché le vetture Peugeot e Citroën destinate alla Cina e all’esportazione saranno prodotte negli stabilimenti appartenenti a DFM (Dongfeng Motors)”, ha confermato il costruttore italo-franco-americano. Dunque in futuro Stellantis in Cina punterà più sulla qualità che sulla quantità esportando le sue auto premium e di lusso. Anche Alfa Romeo avrà un ruolo importante. Infatti per rendere il marchio del Biscione un brand premium globale sarà necessario per forza di cose fare bene in Cina con i futuri modelli. Si parla oltre che di due auto di segmento E anche del possibile arrivo di un minivan elettrico di lusso.

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