Stellantis, il gruppo automobilistico nato dalla fusione tra FCA e PSA, ha deciso di vendere la fabbrica Maserati di Grugliasco, in provincia di Torino, che era stata acquistata nel 2009 dalla Fiat per produrre le berline di lusso del Tridente. Lo stabilimento, che era stato costruito nel 1959 dalla Carrozzeria Bertone, è stato inserito in un sito di annunci immobiliari, con un prezzo disponibile su richiesta.
Maserati: lo stabilimento di Grugliasco messo in vendita da Stellantis
La fabbrica Maserati di Grugliasco, che occupa una superficie di 210 mila metri quadri, è stata ristrutturata nel 2012 e ribattezzata Agap, acronimo di Avvocato Gianni Agnelli Plant, in onore del fondatore della Fiat. Qui sono state prodotte le Maserati Quattroporte e Ghibli, due modelli che hanno contribuito al rilancio del marchio italiano nel mercato globale. Lo stabilimento, però, è stato progressivamente abbandonato da Stellantis, che ha trasferito la produzione delle Maserati a Mirafiori, lasciando solo 200 operai a Grugliasco, che saranno ricollocati entro il 2024.
La vendita della fabbrica Maserati di Grugliasco segna la fine di un’epoca per il settore automobilistico torinese, che ha visto nascere e crescere in questo sito tanti modelli storici, non solo della Maserati, ma anche della Fiat, della Volvo, dell’Opel e della BMW. Lo stabilimento, infatti, era stato costruito dalla Carrozzeria Bertone, una delle più famose e prestigiose del mondo, che ha realizzato capolavori come la Lamborghini Miura, la Lancia Stratos e la Fiat X1/9. La Bertone, però, è fallita nel 2008, e la sua fabbrica è stata acquistata dalla Fiat per dare vita al progetto Maserati, fortemente voluto da Sergio Marchionne.
La vendita della fabbrica Maserati di Grugliasco è stata accolta con tristezza e rabbia dai lavoratori e dai sindacati, che hanno denunciato la mancanza di una strategia industriale da parte di Stellantis, che ha preferito dismettere uno stabilimento storico e moderno, invece di riconvertirlo o riutilizzarlo. La vendita della fabbrica Maserati di Grugliasco è stata anche commentata sui social media, dove molti utenti hanno espresso il loro rammarico e la loro nostalgia per un luogo che ha fatto la storia dell’auto italiana.