A Mirafiori si apre il primo hub di economia circolare di Stellantis: un’area di 73.000 metri quadrati – 55.000 dei quali recuperati da un impianto parzialmente inutilizzato – dove auto e pezzi di ricambio saranno rigenerati per essere riutilizzati e rivenduti sui mercati. L’investimento è stato di 40 milioni di euro. Per il celebre stabilimento torinese è l’inizio di una nuova attività: oltre a produrre le auto, si allungherà la vita delle vetture usate e dei componenti – motori, assi, sistemi di cambio – rimettendoli a nuovo per rivenderli in tutto il mondo con certificazione a prezzi inferiori. Per ora i lavoratori sono circa 200, ma si punta ad arrivare a 550 nel 2025. A illustrare il progetto, il presidente di Stellantis John Elkann e il ceo Carlos Tavares. In platea, erano presenti anche Alberto Cirio presidente della Regione Piemonte e il sindaco di Torino Stefano Lo Russo. I due nel 2022 sono stati tra i principali protagonisti dell’accordo con il gruppo automobilistico per il rilancio dello stabilimento.
A Mirafiori inauguato oggi da Stellantis l’hub dell’economia circolare alla presenza di John Elkann e Carlos Tavares
Un investimento complessivo di 40 milioni di euro e prevede l’occupazione di 550 dipendenti entro il 2025. Lo scopo del nuovo hub è offrire un’opzione sostenibile e vantaggiosa nell’offerta di ricambi Stellantis. La struttura prevede di gestire oltre 50.000 ricambi rigenerati entro il 2025 e 150.000 entro il 2030. La società stima che 2,5 milioni di componenti usati andranno a alimentare le attività di rigenerazione e riciclo dello stabilimento entro il 2025, per diventare 8 milioni entro il 2030.
“Mirafiori continua a rappresentare uno dei pilastri dell’evoluzione di Stellantis”, ha affermato il presidente di Stellantis John Elkann, evidenziando “L’importanza che questo nuovo polo ha per Stellantis, per la città di Torino e non solo: sarà un modello nel settore automotive, capace di coniugare rispetto per l’ambiente e sviluppo economico”. Il rampollo della famiglia Agnelli ha evidenziato ulteriormente il legame della sua azienda con il territorio.
“Se facciamo riferimento all’Italia possiamo dire senza dubbio che attualmente ogni nostro stabilimento svolge all’interno del nostro gruppo una missione chiara. Ad esempio Melfi avrà un ruolo fondamentale nella produzione di auto elettriche di media taglia. Cassino invece sarà il punto di riferimento per quanto riguarda la produzione di vetture elettriche di grandi dimensioni. Termoli sarà riconvertita passando dalla produzione di motori termici a gigafactory europea, questo grazie ad un investimento di 2,1 miliardi di euro”. Inoltre, per il presidente di Stellantis, «il nuovo Tavolo Sviluppo Automotive è la politica di cui c’è bisogno», in riferimento all’iniziativa concordata per il prossimo 6 dicembre con il Ministro Adolfo Urso.