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Stellantis, Urso: “L’Italia non punta ad un solo produttore”

Adolfo Urso ha confermato l’esistenza di contatti con altre case oltre a Stellantis per portare ad 1 milione la produzione di auto in Italia

Adolfo Urso

Il governo italiano guidato dal Premier Giorgia Meloni ha ribadito l’obiettivo di aumentare la produzione automobilistica italiana, un concetto sostenuto di recente da Adolfo Urso, ministro delle Imprese e del Made in Italy. Urso ha riparlato del recente incontro del Tavolo Sviluppo Automotive con sindacati, associazioni e Stellantis. Gli obiettivi rimangono invariati: il governo mira a stringere un accordo con il gruppo di Carlos Tavares per incrementare la produzione nazionale di auto e furgoni a 1 milione di veicoli all’anno entro il 2028.

Adolfo Urso ha confermato l’esistenza di contatti con altre case oltre a Stellantis per portare ad 1 milione la produzione di auto in Italia

Ma non soltanto con Stellantis. Il Ministro Urso ha indicato l’apertura verso altre case automobilistiche che sembrano interessate a investire nella produzione in Italia. Secondo quanto riportato da Reuters, citando due fonti informate, il governo italiano sarebbe in contatto con Tesla e con un altro costruttore cinese, senza specificare chi, per incoraggiarli a stabilire nuove strutture produttive nel nostro Paese.

Urso, Ministro delle Imprese e del Made in Italy, ha affermato a Reuters: “L’Italia merita più di una casa automobilistica”. Ha aggiunto che il governo ha contattato importanti case automobilistiche straniere con l’intento di aprire nuovi impianti produttivi nel territorio nazionale, specificando che con alcune di esse sono in corso trattative tecniche sulla possibile localizzazione di queste nuove fabbriche.

Stellantis

Nei giorni precedenti, Urso aveva menzionato l’intenzione di coinvolgere altri produttori automobilistici, oltre a Stellantis, per raggiungere un obiettivo di 1 milione di vetture prodotte in Italia dalla società, alle quali si sarebbero aggiunte altre 3-400.000 unità provenienti da altri costruttori nel paese. Il ministro aveva sottolineato che la maggioranza, in particolare il suo dicastero, stava lavorando per creare opportunità per altri due o tre produttori, una prospettiva che sembra in effetti essere concreta. Vedremo dunque che novità ci saranno in proposito.

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