La fine della produzione delle iconiche Dodge Charger e Challenger segna un’era importante nella storia del costruttore americano. Le due muscle car endotermiche, conosciuti per la loro potenza e il design distintivo, hanno concluso il loro ciclo produttivo presso lo stabilimento Stellantis di Brampton (Ontario).
Una Dodge Charger Scat Pack Widebody in colore Destroyer Grey e un Dodge Challenger SRT Demon 170 rappresentano l’apice di questa era. Quest’ultima, in particolare, con il suo motore Hemi V8 sovralimentato da 6.2 litri, è capace di erogare oltre 1000 CV di potenza con carburante E85, evidenziando la straordinaria eredità prestazionale del brand americano. La capacità della Challenger SRT Demon 170 di percorrere il quarto di miglio in soli 8,9 secondi sottolinea la sua eccezionale potenza e le capacità tecniche avanzate sviluppate da Dodge.
Dodge Charger e Challenger: finisce un’era molto importante per la casa americana
La decisione della casa automobilistica americana di interrompere la produzione di questi due modelli segue una tendenza più ampia nel settore automobilistico verso l’elettrificazione. Con quasi 20 anni di produzione alle spalle, le gamme Challenger e Charger hanno goduto di un successo notevole, come dimostra la Dodge Challenger che, nel 2023, è stato l’auto più venduta nella sua categoria, superando rivali come Ford Mustang e Chevrolet Camaro.
Ralph Gilles, direttore del design di Stellantis, ha avuto un ruolo cruciale nello sviluppo di questi modelli. Gilles ha evidenziato come, nonostante le iniziali incertezze sul potenziale di una famiglia di berline a trazione posteriore, il successo dei due modelli ha dimostrato il valore della loro proposta unica nel mercato.
Dodge sta però già esplorando nuovi orizzonti con il concept di muscle car 100% elettrica Charger Daytona SRT Banshee. Questo nuovo modello, che combina elementi di design classici con tecnologie all’avanguardia, potrebbe rappresentare il futuro delle muscle car, mantenendo vivo lo spirito delle Dodge Charger e Challenger a combustione interna in un’era di crescente elettrificazione.