Il più recente acquisto di Charles Leclerc è una Ferrari 812 Competizione A, che il pilota monegasco ha scelto in tinta bianca. Nel video in calce all’articolo possiamo ammirarlo mentre riprende l’auto all’uscita dall’Hotel De Paris di Monte Carlo, stretto nell’abbraccio dei fan. Si tratta di una vettura in serie speciale basata, come la sorella chiusa, sulla 812 Superfast. Può essere vista come un omaggio alla gloriosa tradizione delle scoperte del “cavallino rampante”, che onora al meglio.
Parlarne come un’auto è riduttivo: qui si è al cospetto di uno strumento di piacere, che regala emozioni uniche e indescrivibili, oltretutto en plein air. Nel modello è custodito il DNA racing della casa di Maranello, in un quadro di grande fruibilità prestazionale. Con la Ferrari 812 Competizione A, le leggi della fisica sono fortemente indebolite. Qui i limiti si spingono verso nuovi livelli, inesplorabili su strada.
Non bisogna correre per trarre giovamento sensoriale con questa vettura: anche una semplice passeggiata è inebriante. Certo, andare oltre regala livelli ancora più alti di godimento, ma bisogna spostarsi in pista, dove non ci sono limiti e codici da rispettare. Fra i cordoli, inoltre, ci si esprime in una tela ambientale più sicura. Qui un pilota di razza come Charles Leclerc sa tirare fuori al meglio il potenziale della nuova supercar. Chi, meglio di lui, potrà esplorarne i limiti? Penso nessuno.
Sulle arterie viarie quotidiane, invece, l’asso monegasco sarà più prudente di molti altri. Ne sono sicuro, perché certe persone devono dare il buon esempio e lui mi sembra molto responsabile, come la stragrande maggioranza dei veri piloti, che si scatenano solo in pista. La Ferrari 812 Competizione A è un “giocattolo per adulti” destinato a un ristretto gruppo di collezionisti e puristi del “cavallino rampante”. Su questa supercar, gli innovativi concetti tecnologici applicati a motore, dinamica veicolo e aerodinamica hanno permesso di raggiungere nuove vette prestazionali.
Il driver, sia su strada che in pista, diventa un tutt’uno con lei. Gli ingegneri e i collaudatori della casa di Maranello sono riusciti a conferire una reattività immediata ai comandi e un controllo assoluto anche nelle manovre più complesse. Il divertimento di guida è sempre ai massimi livelli grazie anche al contributo di novità assolute come il sistema a quattro ruote sterzanti indipendenti, che conferisce agilità e precisione di riferimento in curva.
L’auto emiliana gode della spinta di un motore V12 da 6.5 litri di cilindrata, che eroga una potenza massima di 830 cavalli a 9500 giri al minuto. Questa energia, sonoramente elargita al piacere dei sensi, imprime un vigore prestazionale di altissimo livello, solo in parte illustrato dall’accelerazione da 0 a 100 km/h in 2.85 secondi e dalla velocità massima di oltre 340 km/h. Per aumentare la potenza del motore della 812 Superfast sono state riprogettate svariate aree del propulsore, è stata ottimizzata la fluidodinamica dei suoi sistemi di aspirazione e combustione e sono stati ridotti gli attriti interni. Il risultato è incredibile, con un’erogazione sublime, che regala scariche di adrenalina uniche ad ogni colpo sul pedale dell’acceleratore.
Le musicalità meccaniche, davvero al top, sono il degno corredo di tanta eccellenza. Il vigore energetico giunge al suolo col supporto di un cambio a 7 marce a doppia frizione, che passa di rapporto alla velocità della luce, ma con un coinvolgimento sensoriale davvero incredibile. Molto curata la veste aerodinamica, frutto di attenti studi in galleria del vento, che hanno inciso sugli aspetti funzionali dello stile, senza turbare la splendida armonia fra eleganza e sportività espressa dalla Ferrari 812 Competizione A.
Nel complesso, lo sviluppo del diffusore ha portato un aumento del carico verticale posteriore pari al 25% rispetto alla 812 Superfast. Cifra che raggiunge il 35% se si considera anche il soffiaggio degli scarichi. Il fondo posteriore conta invece per un 10% sull’aumento della downforce. Fra i contenuti innovativi del modello, merita di essere citato il sistema a quattro ruote sterzanti indipendenti, evoluzione del Side Slip Control (SSC) ora in versione 7.0. L’asse posteriore è dotato di un nuovo sistema di gestione elettronica che permette all’attuatore destro e sinistro di muoversi separatamente. Tale evoluzione apporta un notevole incremento prestazionale, legato a un controllo puntuale della posizione richiesta a ogni attuatore e a tempi di risposta inferiori.
Sulla Ferrari 812 Competizione A, il Centro Stile della casa di Maranello ha realizzato un’architettura posteriore inconfondibile. Qui il concetto del flying buttress, caro alla tradizione del marchio, si armonizza con il tema a freccia dell’anteriore creato dalla lama in fibra di carbonio, per una felice alchimia espressiva generale. Il baricentro della vettura appare ribassato, in particolare nel profilo laterale, rendendo più snello e filante il corpo grafico. Con questa supercar, Charles Leclerc avrà modo di compiacersi e di gustare emozioni speciali.