Nei giorni scorsi come aveva promesso il CEO del Biscione Imparato ha rivelato il nome del futuro B-SUV che debutterà nel corso del prossimo mese di aprile. Il modello in questione si chiamerà Alfa Romeo Milano. A proposito di questo modello, nelle scorse ore il boss dello storico marchio milanese è tornato a parlare di quelli che sono gli obiettivi che con il lancio di questo veicolo Alfa Romeo intende raggiungere.
Aumentare redditività e volumi sono gli obiettivi principali del Biscione con Alfa Romeo Milano
Il CEO di Alfa Romeo, Jean-Philippe Imparato, ha delineato quello che è il traguardo a proposito di Alfa Romeo Milano. Con questo SUV la casa italiana intende aumentare sia i volumi che la redditività. Come nuova entry level del marchio dunque questo veicolo avrà un ruolo molto importante. Imparato ha inoltre ribadito il successo nell’ottenere profitti di Alfa Romeo, che si sta basando sulla qualità e su una rigorosa gestione finanziaria per compiere un’impresa considerata difficile da molti. L’incremento dei volumi del 30 per cento, raggiungendo le 80.000 unità grazie anche al modello Tonale, è stato evidenziato ancora una volta dal capo di Alfa Romeo. Questa crescita è stata sostenuta da margini medi in crescita, consentendo un ulteriore sviluppo del marchio e un’espansione della gamma.
Ricordiamo che la produzione di Alfa Romeo Milano avverrà in Polonia, a Tichy, nell’ex fabbrica Fiat, dove vengono assemblate anche le sorelle Jeep Avenger e Fiat 600. Entrambe le vetture sono disponibili in versione ibrida o termica grazie alla piattaforma CMP-2, una versione riveduta di un’architettura sviluppata dalla ex Psa con Dongfeng per offrire flessibilità nella scelta delle motorizzazioni. Questa piattaforma, talvolta indicata come STLA Small, è impiegata in diverse vetture del gruppo, tra cui Peugeot 208/2008 e Opel Corsa/Mokka. Sarà anche la base per la nuova Lancia Ypsilon, pianificata per il lancio a febbraio e prodotta a Saragozza.
Vedremo dunque se davvero il Biscione riuscirà a migliorare ulteriormente la sua posizione grazie ad Alfa Romeo Milano che Imparato tra l’altro non esclude di portare negli Stati Uniti. Infatti secondo il capo del Biscione, una maggiore sensibilità verso vetture più piccole con minor impatto ambientale potrebbe garantire a questo modello ottimi risultati anche nel difficile mercato auto degli Stati Uniti.