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Stellantis riduce la produzione a Mulhouse e taglia 600 posti di lavoro 

Stellantis ha comunicato ai dipendenti dello stabilimento di Mulhouse che il turno di lavoro notturno sarà eliminato a partire dal 4 marzo 2024

Stellantis

Più profitti, con una riduzione del volume. Si prevede che questa strategia, adottata dalle case automobilistiche dopo la pandemia, continuerà nel 2024. Stellantis segue questa tendenza. La direzione del gruppo ha comunicato mercoledì 24 gennaio ai dipendenti dello stabilimento di assemblaggio di Mulhouse (Alto Reno) che il turno di lavoro notturno sarà eliminato a partire dal 4 marzo 2024, due anni dopo la sua reintroduzione. Questa decisione coinvolgerà circa 600 persone in questo sito che conta complessivamente 4.250 dipendenti e 1.700 lavoratori temporanei.

Stellantis ha comunicato ai dipendenti dello stabilimento di Mulhouse che il turno di lavoro notturno sarà eliminato a partire dal 4 marzo 2024

“La direzione dello stabilimento Stellantis di Mulhouse ha comunicato ai rappresentanti del personale, durante il CSE (Comitato economico e sociale) del 24 gennaio 2024, la cessazione del turno di mezzanotte a partire dal 4 marzo”, ha dichiarato la sezione CFE-CGC in un comunicato stampa, specificando che “saranno eliminate quasi 600 posizioni”.

Questi tagli coinvolgeranno i posti di lavoro temporanei, sia nel semiturno notturno che nel turno diurno, per lasciare spazio alla riclassificazione dei lavoratori notturni a tempo indeterminato, ha spiegato Ronald Laventin, delegato della CFDT, che ha stimato il numero a “630”. L’intervento avverrà alla scadenza dei contratti temporanei, hanno precisato la CFE-CGC e la CFDT.

Stellantis logo

Il sito Stellantis di Mulhouse ridurrà la produzione giornaliera da 1.030 a 830 veicoli, includendo Peugeot 308 berlina e station wagon con motore termico, ibrido plug-in ed elettrico, Peugeot 408 e 508 e DS7 termica e ibrida. Secondo i sindacati, questa diminuzione dell’attività del gruppo è il risultato dell’accumulo di diversi fattori. Alla tendenza al ribasso del mercato europeo si aggiungono “la situazione geopolitica e le prossime elezioni, la riduzione o la cessazione degli aiuti finanziari in Europa per i veicoli elettrici e ibridi, in particolare in Germania, nonché un’aggressiva concorrenza sui prezzi”, ha dichiarato la CFE-CGC. “La direzione ha voluto prendere delle precauzioni” di fronte a questo contesto, ha osservato Laurent Gautherat, delegato della CFE-CGC per il sito.

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