La recente decisione di Stellantis di annullare lo sviluppo delle future Opel Manta e Insignia, due nuovi crossover completamente elettrici molto importante per Opel, rappresenta un significativo cambiamento strategico all’interno del conglomerato. Questa mossa riflette la complessità di gestire le priorità di sviluppo dei prodotti in un portafoglio così ampio di marchi.
La nuova Manta, inizialmente prevista come un SUV coupé elettrico di segmento C, avrebbe segnato un ritorno significativo per la casa automobilistica tedesca, evocando il prestigio del suo omonimo storico, una coupé degli anni ‘70.
Opel: Manta e Insignia potrebbero non ritornare più sul mercato
La sua produzione era pianificata per il 2025 nello stabilimento di Melfi, sfruttando la nuova piattaforma STLA Medium, condivisa con altri SUV elettrici del gruppo, come la futura DS 7, la DS 8 e la nuova Lancia Gamma.
Parallelamente, lo sviluppo di un successore totalmente elettrico della berlina Opel Insignia sembrava procedere, seppur con meno dettagli disponibili. Anche in questo caso, il modello previsto era un crossover, sottolineando l’enfasi del costruttore tedesco sul segmento dei veicoli elettrici.
Tuttavia, la decisione di annullare questi progetti è stata influenzata dalla necessità di Stellantis di bilanciare le risorse finanziarie tra i suoi numerosi brand. L’accento posto sul rinnovamento dei marchi italiani, come Lancia e Alfa Romeo, ha giocato un ruolo chiave in questa scelta. Lancia sta pianificando il rilancio delle Ypsilon, Gamma e Delta entro il 2028 mentre il Biscione punta ad espandere significativamente la sua line-up entro il 2030.
Questo cambiamento di strategia per il brand di Stellantis, e la conseguente redistribuzione delle risorse, riflette un attento bilanciamento tra le esigenze di diversi marchi all’interno del colosso. Per Opel, ciò significa una rinnovata concentrazione sulle city car e i modelli più compatti, dalla Rocks Electric al Grandland, proseguendo nella sua strategia di lieve salita di gamma, parallela a quella di Peugeot.
Tale situazione evidenzia la complessità della gestione di un portafoglio così ampio di case automobilistiche, ognuna con le proprie esigenze e strategie di mercato. Per Opel (e per Vauxhall nel Regno Unito) la sfida sarà quella di continuare a innovare e adattarsi all’interno dei confini più ristretti imposti dalla strategia del gruppo guidato da Carlos Tavares.