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FCA: domani lo stabilimento di Termoli si fermerà dopo tre anni

Continua il momento negativo per i siti di produzione italiani di FCA

FCA lettera fornitore John Elkann

Da domani 1 novembre e sino al prossimo 4 novembre lo stabilimento FCA di Termoli ferma in modo completo la sua produzione dopo ben tre anni di lavoro costante, legato alla crescente richiesta di motori dovuta, in modo particolare, all’avvio della commercializzazione internazionale di Alfa Romeo Giulia e Stelvio.

Già da lunedì scorso, a Termoli si lavora a ritmo ridotto (sono attive solo le linee di produzione dei motori Alfa Romeo e il reparto cambi) ma da domani ci sarà uno stop completo della produzione come annunciato da FCA ad inizio del mese di ottobre. Il fermo produttivo, per alcuni reparti, continuerà sino al prossimo 7 di novembre.

Negli ultimi mesi, c’è stato un sostanziale cambiamento nell’andamento della produzione nello stabilimento di Termoli con l’introduzione di una organizzazione del lavoro con turni ridotti e con il mancato rinnovo di contratto per gli interinali. Le richieste di chiarimento da parte dei sindacati non hanno trovato risposta e lo stop della produzione è solo l’ultimo passaggio di un processo già iniziato diversi mesi fa.

Come noto, alla fine del prossimo mese di novembre ci sarà un incontro tra i sindacati ed i vertici FCA che avrà lo scopo di chiarire, in modo definitivo si spera, quelli che saranno gli obiettivi dell’azienda nel medio-lungo periodo. Senza l’avvio della produzione dei nuovi modelli, in ogni caso, lo stabilimento di Termoli, cuore della produzione di motori di FCA, rischia di continuare a vivere mesi di grossa difficoltà.

Ricordiamo che, in occasione della pubblicazione dei risultati finanziari del terzo trimestre del 2018, FCA ha confermato i target per quest’anno e, attraverso una dichiarazione del suo amministratore delegato Mike Manley. ha ribadito che il gruppo non ha bisogno di partner per completare gli ambiziosi obiettivi fissati dal piano industriale. 

Per ora, quindi, non ci resta che attendere l’incontro tra FCA ed i sindacati per capire quali saranno le mosse future del gruppo e, soprattutto, quale sarà il futuro dei lavoratori dei siti di produzione del nostro Paese.

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