Il capo di Stellantis, Carlos Tavares, sembra non preoccuparsi delle iniziative che l’amministrazione Biden potrebbe intraprendere per proteggere le case automobilistiche occidentali dai rivali dell’Estremo Oriente, nonostante i dazi imposti sui veicoli elettrici provenienti dalla Cina. Queste misure sono progettate per evitare un’ondata di importazioni a basso costo che potrebbero saturare il mercato automobilistico e minacciare i posti di lavoro nell’industria automobilistica nazionale.
Carlos Tavares pensa che non sia necessario l’intervento del governo americano per arrestare l’avanzata delle case cinesi negli USA
Sebbene il sistema attuale di dazi stia funzionando come previsto nel mantenere lontane le importazioni cinesi, c’è preoccupazione che le case automobilistiche del paese possano trovare presto un modo per entrare nel mercato statunitense. Molto probabilmente, potrebbero farlo stabilendo siti di produzione in Messico per trarre vantaggio dall’accordo di libero scambio tra Messico, Canada e Stati Uniti. Questa strategia potrebbe consentire loro di eludere i dazi e di competere più efficacemente sul mercato automobilistico statunitense.
La minaccia rappresentata dalla possibile entrata delle case automobilistiche cinesi nel mercato statunitense, unita alle preoccupazioni sulla sicurezza dei dati delle “auto intelligenti”, ha spinto alcuni operatori del settore automobilistico a chiedere l’applicazione di nuovi dazi per bloccare le auto con collegamenti cinesi, indipendentemente da dove siano state costruite. Tuttavia, il CEO di Stellantis, Carlos Tavares, ritiene che non abbia senso cercare di rimandare l’inevitabile. Questo potrebbe suggerire che, secondo Tavares, il mercato automobilistico deve adattarsi ai cambiamenti in atto piuttosto che cercare di resistere a essi.
Questa settimana, Carlos Tavares ha detto ai giornalisti, inclusi quelli di Automotive News, che non sta cercando alcuna forma di protezione, poiché Stellantis è un’azienda globale e non può aspettarsi di essere protetta ovunque. “Qualunque cosa il mondo occidentale decida in termini di protezioni, non risolverà il problema del resto del mondo. Dovrò confrontarmi con i concorrenti cinesi in America Latina, dovrò affrontarli in Africa-Medio Oriente, dovrò affrontarli in Asia… il che significa che la mia unica opzione è andare avanti a testa alta e combattere“, ha affermato.
Tavares sta lavorando per ridurre il divario con modelli come la nuova Citroen e-C3, che costa 23.900 euro e con la nuova Fiat Panda che dovrebbe essere ancora più economica. Entrambe queste vetture utilizzeranno la piattaforma smart car che consente di portare sul mercato auto elettriche a prezzi competitivi e che in futuro sarà adottata da altri 5 modelli di Stellantis.
Stellantis e Tavares hanno una presenza significativa nel mercato cinese attraverso la joint venture creata lo scorso anno con l’azienda cinese Leapmotor. Stellantis ha acquisito una partecipazione del valore di 1,5 miliardi di euro (1,6 miliardi di dollari) in Leapmotor e prevede di produrre automobili in Europa in futuro. Tuttavia, quest’anno inizierà importando veicoli elettrici prodotti in Cina per il mercato europeo.
Segnaliamo infine che l’attegiamento rilassato di Carlos Tavares è in netto contrasto con le preoccupazioni espresse da Elon Musk, il quale ha recentemente avvertito che le case automobilistiche cinesi potrebbero dominare il mercato globale e mettere in difficoltà la concorrenza, se non fossero soggette a adeguate barriere commerciali.