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Stellantis: Giorgia Meloni chiede di ridare centralità agli stabilimenti italiani

Giorgia Meloni: il suo governo punta ad aumentare la competitività degli stabilimenti italiani di Stellantis

Stellantis e Giorgia Meloni

La presidente del Consiglio dei Ministri, Giorgia Meloni, ha comunicato che il governo ha avviato discussioni intense con Stellantis per riportare l’attenzione sui siti produttivi italiani nelle strategie industriali del gruppo. Questo è stato reso noto in un messaggio inviato al presidente del Consiglio comunale di Pomigliano d’Arco (Napoli), Maurizio Caiazzo, e letto durante una sessione speciale convocata per discutere del destino dello stabilimento locale di Stellantis.

Giorgia Meloni: il suo governo punta ad aumentare la competitività degli stabilimenti italiani di Stellantis

La presidente del Consiglio italiano ha spiegato che, sotto la guida del ministero delle Imprese e del Made in Italy, è stato istituito un tavolo di discussione che coinvolge le organizzazioni sindacali, i rappresentanti delle Regioni, l’azienda stessa e Anfia per la componentistica. L’obiettivo è valutare la competitività delle fabbriche italiane e garantirne la sostenibilità nel lungo periodo.

Giorgia Meloni, pur dichiarando l’impossibilità di partecipare al Consiglio comunale a causa di precedenti impegni istituzionali, ha espresso fiducia nel fatto che il tavolo di lavoro MIMIT, che coinvolgeva anche la Regione Campania, sarà in grado di recepire le decisioni prese per completare il quadro informativo e orientare meglio il dialogo con Stellantis sul futuro dello stabilimento di Pomigliano d’Arco e dei suoi dipendenti.

Stellantis
Stellantis

Ricordiamo che ormai da mesi vanno avanti le discussioni tra i massimi dirigenti di Stellantis e il Ministero delle imprese e del made in Italy con il Ministro Adolfo Urso che punta a riportare la produzione di auto in Italia al di sopra della soglia di 1 milione di auto prodotte all’anno. Oltre che al gruppo automobilistico del CEO Carlos Tavares, il governo di Giorgia Meloni valuta l’ingresso di altri produttori in maniera da garantire una ripresa del settore che ormai da molti anni sembra perdere sempre più terreno rispetto a quanto avveniva in passato.

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