Una rara Peugeot 205 T16 del 1984, con telaio VF3741R76E5100176, è stata battuta all’asta alla stratosferica cifra di 227 mila sterline, pari a 266 mila euro col cambio odierno, durante la sessione di vendita Retro Sale di Iconic Auctioneers a Silverstone. A passare di mano è stato l’esemplare numero 176 sui 200 costruiti per ottenere l’omologazione in Gruppo B. Bassa la percorrenza accumulata nel tempo, come testimoniano i 16 mila chilometri al suo attivo.
Realizzata pensando alle corse, questa vettura non ha quasi nulla in comune col modello da cui prende il nome. Della popolare auto di serie riprende, in pratica, solo il parabrezza, le portiere e i fari. Il resto, anche se formalmente simile in diverse espressioni della tela grafica, è stato sviluppato su misura, nei materiali e/o nelle forme. Sin dal primo sguardo si capisce la sua vocazione racing, per le appendici muscolari e le grandi prese d’aria disseminate sulla carrozzeria.
Le architetture meccaniche della Peugeot 205 T16 sono completamente diverse rispetto a quelle dell’auto da cui mutua il nome. Qui il motore è disposto in posizione centrale e c’è pure la trazione integrale. Il nucleo del telaio è una monoscocca in acciaio, integrata dietro da una struttura spaceframe tubolare in acciaio. Qui trovano ancoraggio il gruppo propulsore e le sospensioni. Il grande portellone a conchiglia concede un agile accesso al cuore dell’auto.
Sotto la vistosa carrozzeria, rifinita in Winchester Grey, pulsa un motore a quattro cilindri in linea da 1775 centimetri cubi di cilindrata, con 16 valvole e turbocompressore, in grado di sviluppare una potenza massima di circa 200 cavalli. Molto vigoroso il quadro prestazionale, almeno per gli standard dell’epoca. La Peugeot 206 T16 è in grado di accelerare da 0 a 100 km/h in 6.6 secondi e di raggiungere i 220 km/h di punta velocistica, ma sono soprattutto le performance in termini di handling a stupire. Ovvio che un modello del genere susciti molto interesse, per la sua rarità, per la matrice ingegneristica espressa e per i successi in gara raccolti dalla sorella di Gruppo B.
Fonte | Iconic Auctioneers