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Urso: “Stellantis non lasci l’Italia”

Il Ministro Urso invita Stellantia a non spostare le proprie attività all’estero

Adolfo Urso

Stellantis è sollecitata a resistere alla tentazione di spostare la propria attività all’estero, aggiungendo un nuovo capitolo alla lunga disputa tra il governo e il gigante italo-francese dell’industria automobilistica, guidato da Carlos Tavares. Durante un’audizione presso la commissione Attività Produttive della Camera, il ministro del Made in Italy, Adolfo Urso, ribadisce l’importanza di raggiungere l’ambizioso obiettivo di produrre un milione di vetture e 300.000 veicoli commerciali leggeri entro il 2024. Questo obiettivo è fondamentale per garantire la tutela della produzione di componenti, un aspetto cruciale che coinvolge inevitabilmente il gruppo automobilistico. “Stellantis receda dall’intenzione di andare all’estero” ha detto il Ministro.

Il Ministro Urso invita Stellantia a non spostare le proprie attività all’estero

È essenziale che il gruppo rinunci al piano di internazionalizzazione adottato quattro anni fa, poiché non è in linea con l’obiettivo di potenziare la filiera dell’indotto e la produzione automobilistica in Italia. Entro l’estate, come ribadito dal responsabile del Mimit, il tavolo specifico istituito presso il ministero dovrà elaborare un documento condiviso con sindacati e regioni. Intanto, il governo continua a dialogare con altri produttori per stabilire una seconda base automobilistica che possa sostenere e potenziare l’industria italiana. Il ministro annuncia che tre importanti aziende cinesi sono pronte a investire in nuove strutture nel Paese, con speculazioni che indicano BYD come una delle probabili interessate.

Mirafiori

Guardando verso ovest, il governo continua a corteggiare Tesla: con il piano di espansione dell’impianto tedesco di Gruenheide svanito, Urso punta a influenzare la revisione dei piani europei del colosso automobilistico elettrico fondato da Elon Musk. Quest’ultimo è stato ospite d’onore nel dicembre scorso all’evento di Fratelli d’Italia, Atreju, e il ministro spera di attrarre una parte della produzione dell’azienda in Italia.

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