Comau, la rinomata azienda di automazione del gruppo Stellantis, sta per affrontare un cambiamento cruciale nella sua storia, suscitando dubbi e preoccupazioni nel panorama sindacale italiano. Valutata oltre i 2 miliardi di euro, potrebbe presto essere oggetto di una vendita parziale o addirittura di un’uscita completa dal Gruppo automobilistico, aprendo così la strada a nuovi investitori, tra cui si vocifera ci sia un importante nome cinese.
Ci sono grossi interrogativi sul futuro di Comau: Stellantis al momento non si pronuncia e qualcuno teme che l’azienda possa andare ai cinesi
Le recenti mosse di Comau hanno sollevato interrogativi sulla sua futura direzione. Da un lato, l’azienda ha annunciato una sinergia con Leonardo per un progetto di ricerca nel settore aerospaziale e ha anche conferito premi di produzione ai dipendenti fino a 2.400 euro al mese per il mese di aprile. D’altra parte, Stellantis ha esplorato l’opzione di uno spin-off di Comau dal Gruppo o di quotarla in Borsa, lasciando aperta la possibilità di una vendita parziale.
Ferdinando Uliano, responsabile nazionale per l’automotive di Fim Cisl, ha sollevato preoccupazioni riguardo al futuro di Comau, richiedendo chiarezza da parte di Stellantis e minacciando di richiedere l’intervento del governo attraverso il Golden Power, strumento che consente al governo di bloccare la vendita di aziende considerate strategiche per la nazione.
Comau, con il suo ruolo strategico nell’automotive e nell’aerospazio, rappresenta un asset di grande valore per l’Italia, tanto che Uliano ha espresso il desiderio che l’azionista mantenga il controllo della società, come accaduto con altre aziende del settore. La richiesta sindacale è volta a garantire la continuità industriale e occupazionale di Comau, evitando un destino simile a quello di Marelli, che è stata quotata in Borsa prima di essere ceduta ai giapponesi di Calsonic Kansei.
Pietro Gorlier, CEO di Comau, ha sottolineato l’impegno dell’azienda nell’elettrificazione e nella realizzazione di nuove Gigafactory nei prossimi cinque anni, assicurando che l’Italia rimarrà al centro delle operazioni di Comau. Tuttavia, nonostante queste rassicurazioni, rimangono incerte le prospettive future della società.
L’assemblea degli azionisti di Stellantis, in programma per il 16 aprile, potrebbe fornire ulteriori indicazioni sul destino di Comau. Tuttavia, al momento, non sono emerse novità significative dall’azienda madre. Il futuro di Comau rimane incerto, ma è chiaro che il destino dell’azienda avrà un impatto significativo sull’industria italiana e sulle prospettive occupazionali nel settore automobilistico e aerospaziale. Resta da vedere quale sarà la decisione finale di Stellantis e se il governo italiano interverrà per proteggere un asset strategico per il paese.