in

Auto diesel: il lungo addio è già iniziato, ecco i piani futuri delle case costruttrici

auto diesel

In questi ultimi mesi il settore delle auto diesel sta vivendo un periodo di transizione. La guerra mediatica scatenata contro le auto diesel ha portato ad un primo calo delle vendite e, soprattutto, a tanti annunci da parte delle case costruttrici che, di fatto, hanno iniziato a preparare il lungo addio al diesel.

FCA, come confermato dal nuovo piano industriale, seguirà questa tendenza con l’obiettivo di ridurre l’importanza dei motori a gasolio con il potenziamento dell’offerta di vetture ibride e elettriche che, a dir la verità, per il momento sono del tutto assenti dalla gamma del gruppo, con l’eccezione dell’americana Chrysler Pacifica. La totale scomparsa del diesel entro il 2022, anno in cui terminerà il nuovo piano industriale, sembra, in ogni caso, un obiettivo quasi impossibile.

Come confermato da Gianluca Italia, numero uno di FCA Italy, nel corso di una recente intervista, Il gruppo non ha ancora registrato un vero e proprio crollo delle vendite delle auto diesel anche per l’assenza di reali alternative in molti segmenti di mercato dove i marchi di FCA raccolgono il maggior numero di vendite. C’è da sottolineare, in ogni caso, che Fiat ha già interrotto la vendita delle versioni diesel di Panda e, in futuro, lo farà con la 500 seguendo un chiaro trend del mercato europeo in cui le vetture ultra-compatte economiche a gasolio interessano sempre di meno.

In ogni caso, il gruppo FCA non può abbandonare in alcun modo il diesel nel breve periodo. Il primo modello ibrido ad arrivare in Europa, infatti, dovrebbe essere la Jeep Renegade ibrida che verrà prodotta dal 2020 con volumi decisamente limitati rispetto alle vendite complessive del crossover, uno dei modelli di maggior successo di questi ultimi anni per il gruppo.

Per quanto riguarda Alfa Romeo, ipotizzare un improvviso addio ai diesel nel breve periodo sembra quasi impossibile. Giulia e Stelvio attendono ancora di scoprire quando debutteranno le già annunciate varianti ibride (Manley ha già detto che per il 2019 non si saranno novità) mentre la Giulietta dovrebbe ricevere un nuovo restyling che, secondo alcuni rumors, potrebbe segnare il debutto di una versione mild hybrid da affiancare agli altri modelli in gamma. Per i modelli inediti, per ora, come ben sapete, ci sono solo ipotesi e nulla di concreto.

Auto diesel: i piani delle altre case costruttrici

Le altre case costruttrici si stanno progressivamente allontanando dal settore delle auto diesel ma, al netto di tante dichiarazioni sull’argomento, il presente vede ancora un ruolo importante per le varianti a gasolio. Ad esempio, Porsche ha interrotto la produzione della Macan Diesel e ha già annunciato il lancio della sua prima elettrica al 100% nel corso del 2019. Nel frattempo, la casa tedesca ha introdotto sul mercato diesel di nuova generazione per la Cayenne, punto di riferimento assoluto della sua offerta. In ogni caso, il diesel rappresenta solo il 15% delle vendite di Porsche.

La linea di Porsche è la stessa che segue il gruppo Volkswagen, di cui il marchio tedesco fa parte, che ha scatenato il caso mediatico con il dieselgate. Tutti i marchi Volkswagen stanno investendo nell’ibrido e, più in generale, sulla mobilità elettrica ma nessuno ha intenzione di abbandonare, nel breve periodo, i motori TDI che rappresentano una parte fondamentale delle vendite.

Toyota, forte di un ruolo di leader indiscussa nel settore ibrido con modelli di enorme successo ed accessibili a tanti clienti come la Yaris, ha già interrotto le vendite delle auto diesel in Europa. Restano in gamma le versioni a gasolio solo sui pick-up e sui veicoli commerciali. Volvo ha annunciato la progressiva riduzione del diesel portando sul mercato la nuova S60, il primo modello della casa che non avrà versioni a gasolio ma solo benzina, ibrido plug-in e mild hybrid. Il marchio svedese punta a vendere nel 2025 un’auto elettrica ogni due auto vendute. 

L’addio al diesel per Mercedes è ancora lontano ma, a differenza di FCA, la casa tedesca è già molto avanti nello sviluppo di una solida gamma di veicoli elettrificati. A settembre ha debuttato il SUV elettrico EQC, in arrivo sul mercato a metà 2019, che rappresenta il primo progetto della nuova gamma EQ che, nel giro di pochi anni, sarà costituita da una mezza dozzina di veicoli a zero emissioni. Nel frattempo, il marchio tedesco ha già diversi modelli ibridi ed ha appena presentato le versioni mild hybrid di Classe C, Classe E e Classe S. Intanto, Smart dirà addio ai motori termici dal prossimo anno con l’arrivo del nuovo restyling.

Il gruppo francese PSA, che comprende i marchi Peugeot, Citroen, DS e Opel, ha di recente presentato i nuovi diesel ecologici Blue HDI e, pur puntando sull’elettrificazione nel prossimo futuro, continuerà a presentare una gamma a gasolio per i prossimi anni.

Auto diesel: gli ultimi dati di vendita

Nell’Europa a 15, nel 2017 le vendite dei benzina hanno superato, per la prima volta dal 2009, le vendite dei diesel che registrano un calo percentuale del 17% rispetto ai dati dell’anno precedente. I risultati cambiano da Paese a Paese. In Germania, ad esempio, i diesel si fermano al 34% del totale venduto mentre in Italia le auto a gasolio toccano un totale del 56%.

Da notare, inoltre, che un improvviso stop alle vendite dei diesel potrebbe paradossalmente comportare una crescita delle emissioni di CO2, come confermato di recente dall’Acea che lo scorso anno ha chiesto di rinviare al 2030 il taglio del 20% sulle emissioni di anidride carbonica previsto per il 2021. Le auto diesel, infatti, sono giudicate poco eco-compatibili a causa degli elevati valori di emissioni di ossidi di azoto (NOx) ma, a parità di cilindrata, producono meno CO2 rispetto ai benzina non elettrificati.

Lascia un commento