Inaugurato l’11 dicembre, lo stabilimento di Fiat, situato a Tafraoui nella wilaya di Orano, ha appena raggiunto un nuovo traguardo con l’avvio dei lavori di ampliamento dello stabilimento. Lo ha annunciato martedì 12 marzo Samir Cherfan, direttore della regione Medio Oriente e Africa di Stellantis, precisando che questo lavoro è stato avviato con due anni di anticipo.
Al via i lavori di ampliamento dello stabilimento Fiat di Orano in Algeria
In un recente aggiornamento su LinkedIn, è stato annunciato che, a poche settimane dall’apertura del nuovo impianto Fiat presso Orano in Algeria, Stellantis ha anticipato i tempi del suo piano industriale. La società ha infatti dato il via alla seconda fase, che prevede l’ampliamento dello stabilimento, con due anni di anticipo rispetto alle previsioni iniziali.
“Questa espansione mira a integrare i laboratori di verniciatura e saldatura della carrozzeria, aumenterà il tasso di integrazione locale e migliorerà l’occupabilità nel settore, creerà fino a 2.000 nuovi posti di lavoro e contribuirà allo sviluppo dell’industria automobilistica algerina”, ha spiegato. E ha aggiunto: “Inoltre, l’espansione dello stabilimento aumenterà la capacità produttiva annua fino a 90.000 unità entro il 2026”.
“Questo progetto fa parte della strategia globale Dare Forward 2030 di Stellantis Middle East & Africa, che mira a rendere l’Algeria un hub industriale strategico e una piattaforma di esportazione per l’intera regione MEA”, ha concluso. Secondo il video che accompagna il post di Cherfan, la capacità produttiva dello stabilimento di Oran sarà di 40.000 veicoli e il numero dei dipendenti sarà di 1.200 nel 2024.
Da notare che la Fiat ha recentemente annunciato l’apertura degli ordini per la Fiat 500 ibrida, prodotta nello stabilimento di Orano. Per quanto riguarda l’importazione di nuovi veicoli, Fiat Algeria ha iniziato a importare e commercializzare i suoi veicoli sul mercato algerino dal marzo dello scorso anno. Da marzo 2023 a fine gennaio 2024 la Fiat ha consegnato 76.000 veicoli, di cui 60.000 lo scorso anno e 16.000 lo scorso gennaio.