Il prossimo 3 aprile incontro importante al tavolo automotive del Ministro delle imprese del Made in Italy. Alla presenza dei rappresentanti di Stellantis si parlerà del futuro dello stabilimento di Mirafiori e sarà presente anche una delegazione della Regione Piemonte. L’incontro al Mimit avverrà dunque un giorno dopo quello fissato sempre al Ministero per parlare dello stabilimento di Melfi. Il presidente del Piemonte Alberto Cirio unitamente agli assessori Elena Chiorino e Andrea Tronzano ha invitato tutto il Piemonte ad essere una voce sola per il futuro della fabbrica che vive un periodo difficile a causa del calo della domanda per le auto Maserati e per la Fiat 500 elettrica che hanno costretto l’azienda a fermare la produzione per diversi giorni.
Il 3 aprile Stellantis al Mimit per parlare del futuro di Mirafiori
Anche Alberto Cirio dunque sarà presente all’incontro del prossimo 3 aprile dopo aver personalmente incontrato nei giorni scorsi il presidente di Stellantis, John Elkann. Secondo Cirio il fatto che il governo abbia deciso di iniziare le discussioni con il gruppo automobilistico partendo proprio da Melfi e Mirafiori è un ottimo segnale. Per prepararsi al meglio a questo importante incontro Cirio ha fatto sapere che nei prossimi giorni parlerà con sindacati, associazioni di categoria e il Comune di Torino.
Nelle scorse settimane Cirio aveva incontrato anche il Ministro delle imprese e del made in Italy Adolfo Urso sempre per parlare del futuro di Mirafiori. Le ultime notizie provenienti dallo stabilimento però non hanno per nulla rassicurato il numero uno della regione Piemonte che spera di avere ulteriori rassicurazioni nell’incontro del prossimo 3 aprile.
A proposito di questo incontro, il segretario generale della Cgil Piemonte, Giorgio Airaudo si chiede se a questo incontro ci sarà anche il CEO di Stellantis Carlos Tavares. Inoltre il sindacalista ha ribadito che il CEO deve dire cosa vuole fare esattamente con Mirafiori dato che secondo lui negli ultimi giorni sui media nazionali e internazionali le sue risposte sul futuro dello stabilimento sono state contraddittorie. Nel frattempo è stato confermato lo sciopero generale dell’automotive a Torino il 12 aprile.