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Stellantis: i tagli al personale servono a ridurre i costi per le auto elettriche

Stellantis taglia il personale per ridurre i costi in vista del futuro elettrico

Stellantis

Le auto elettriche hanno costi di produzione maggiori del 40 per cento rispetto alle normali auto a combustione. Per questo Stellantis da qualche tempo a questa parte in tutte le aree del mondo effettua tagli al personale. Servono a ridurre i costi dell’azienda per renderla più competitiva in vista di un futuro che sarà solo elettrico se non ci saranno ripensamenti da parte del mondo politico cosa che comunque sembra essere un po’ difficile onestamente parlando.

Stellantis taglia il personale per ridurre i costi in vista del futuro elettrico

Dell’ultimo taglio vi abbiamo parlato nei giorni scorsi quando Stellantis ha comunicato l’intenzione di licenziare 400 colletti bianchi negli Stati Uniti entro il 31 marzo. Questo probabilmente non sarà l’ultimo taglio che il gruppo automobilistico guidato da Carlos Tavares effettuerà nel corso di questo 2024 ancora nelle sue fasi iniziali. Sempre negli USA il gruppo ha offerto oltre 6.400 pacchetti di incentivo al prepensionamento. L’obiettivo è sempre lo stesso quello di ridurre il personale. Questo anche perchè le auto elettriche hanno meno componenti e quindi richiedono meno personale per la loro produzione.

Ovviamente il calo della domanda per le auto elettriche a livello globale in questo inizio di 2024 dopo un 2023 di crescita promettente suscita molta preoccupazione tra i dirigenti delle più importanti case automobilistiche. Rimane inoltre l’incognita di quello che potrebbe succedere con le future elezioni politiche che potrebbero rallentare ulteriormente la transizione verso le auto elettriche ma comunque ormai la strada sembra essere tracciata.

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Si spera naturalmente che questa transizione possa avvenire nella maniera meno traumatica possibile per i lavoratori del gruppo automobilistico nato dalla fusione di Fiat Chrysler Automobiles e PSA Groupe e ciò vale in particolare per i dipendenti italiani dell’azienda che ancora oggi si interrogano sul loro futuro viste le incertezze attuali che stanno vivendo fabbriche come Mirafiori, Melfi e Cassino.

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