Stellantis Mirafiori che con Sergio Marchionne era considerato il polo del lusso di Fiat Chrysler, con Mike Manley il polo dell’elettrico adesso con il nuovo CEO Carlos Tavares viene immaginato come futuro polo del riciclo. La verità però è che ora come ora il futuro del famoso sito produttivo del gruppo automobilistico italo francese rimane un vero e proprio rebus.
Il futuro di Mirafiori rimane un rebus in attesa di ulteriori chiarimenti da Stellantis
Più di recente Tavares ha pure definito Mirafiori futuro Automotive Park di Stellantis dove si decide il design delle auto più belle del gruppo automobilistico. La verità però è che al momento l’incertezza per questa fabbrica che a maggio compie 85 anni regna sovrana. Si era parlato di una possibile produzione di citycar della cinese leapmotor ma alla fine l’azienda ha scelto lo stabilimento di Tychy in Polonia. Adesso l’ultima voce parla del possibile arrivo della Fiat 500 con motore termico che attualmente viene prodotta in Polonia.
Al momento dunque futuro tutto da decifrare per lo stabilimento che nel corso della sua storia ha prodotto oltre 25 milioni di auto. Tavares che in un primo momento aveva detto che Mirafiori era una di quelle fabbriche a rischio “taglio” più di recente ha affermato la centralità di questa fabbrica nei futuri piani di Stellantis. Nel frattempo però sono stati concordati con i sindacati oltre 1.500 esuberi su un totale di circa 12 mila dipendenti.
Nel frattempo il 12 aprile a Torino i sindacati hanno proclamato lo sciopero generale per il settore auto mentre il 3 aprile è previsto un importante incontro al Mimit a cui parteciperà anche il CEO di Stellantis Carlos Tavares e dove si spera possano arrivare notizie più certe riguardo il futuro dello stabilimento.