Ieri è stato confermato lo stop alla produzione dello stabilimento Stellantis Mirafiori fino a settembre anche per quanto concerne i quasi 1.200 lavoratori della linea di produzione di Fiat 500 elettrica. Stessa sorte era toccata a quasi mille dipendenti che lavorano alla linea di produzione delle auto di Maserati. Per loro ricorso al contratto di solidarietà.
Cresce la preoccupazione per le imprese dell’indotto dello stabilimento Stellantis Mirafiori per lo stop alla produzione fino a settembre
La situazione dello stabilimento Stellantis Mirafiori inizia a farsi preoccupante secondo i sindacati con le imprese dell’indotto che saranno messe a dura prova a causa di questo stop della produzione nella fabbrica del gruppo automobilistico le cui attività rimarranno quasi del tutto ferme fino al prossimo autunno. Delio Zanzottera, Segretario di CNA Piemonte ritiene che nonostante le promesse di Stellantis sulla centralità dell’Italia la dismissione dello stabilimento Stellantis Mirafiori sia evidente. Questo avrà purtroppo gravi ripercussioni sulle aziende dell’indotto nei confronti delle quali la preoccupazione è alta soprattutto per i loro dipendenti.
I sindacati auspicano l’arrivo di qualche nuovo modello o quanto meno lo spostamento della produzione della Fiat 500 termica che attualmente viene prodotta in Polonia. In questa maniera la produzione tornerebbe sopra le 200 mila unità all’anno che viene considerata da molti la quota minima per la fabbrica Stellantis Mirafiori.
Al momento però l’unica decisione del gruppo è quella che riguarda un investimento di 100 milioni per una nuova versione della 500 elettrica con una nuova batteria che permetterà al veicolo di avere maggiore autonomia e un prezzo più concorrenziale. Vedremo dunque dal Piemonte nelle prossime settimane quali novità arriveranno a proposito del gruppo automobilistico guidato dal CEO Carlos Tavares a proposito del futuro dello stabilimento di Mirafiori.