Chery Automobile potrebbe acquistare dal gruppo Stellantis l’ex fabbrica Maserati di Grugliasco attualmente chiusa. Chery sarebbe una delle case automobilistiche in trattativa con il governo italiano per la produzione di auto nel nostro paese. L’azienda negli ultimi anni ha registrato una forte espansione della sua attività e adesso sta cercando di entrare anche in Europa.
Stellantis potrebbe vendere l’ex stabilimento Maserati di Grugliasco ai cinesi di Chery
Qui in Italia, Chery è attualmente presente con il marchio Exceed, mentre ci sono accordi per l’assemblaggio con DR Automobiles. Tuttavia, ora c’è l’intenzione di avviare la produzione in proprio, con la prima fase che partirà in Spagna, vicino a Barcellona. L’Italia è in competizione per ospitare il secondo stabilimento. I modelli che saranno prodotti includeranno veicoli di tre marchi diversi e saranno disponibili in varie tipologie, tra di loro ci saranno auto completamente elettriche, ibride e a benzina.
A quanto pare nei giorni scorsi il numero uno dell’azienda cinese, Yin Tongyue si sarebbe incontrato con il Ministro delle imprese e del made in Italy Adolfo Urso per discutere dell’ingresso in Italia della sua casa automobilistica. Girava da tempo la voce di un’offerta importante per uno degli stabilimenti automobilistici del nostro paese. Nelle scorse ore si è diffusa la voce secondo cui la fabbrica prescelta da Chery sarebbe proprio l’ex stabilimento Maserati di Grugliasco che Stellantis sta cercando di vendere già da tempo.
In contemporanea. il prsidente di Chery Tongyue si dice che sia anche in trattativa con Diversa, un gruppo di concessionari automobilistici a cui appartiene anche AutoTorino questo allo scorpo di facilitare la distribuzione e la vendita delle auto Chery in Italia. Vedremo dunque se questa clamorosa vendita di Maserati Grugliasco a Chery da parte di Stellantis si concretizzerrà. Ricordiamo che di recente il numero uno di Stellantis Carlos Tavares aveva mostrato un certo fastidio all’idea dell’arrivo dei cinesi in Italia. Secondo il CEO ciò avrebbe potuto portare a delle scelte impopolari da parte della sua azienda per continuare ad essere competitiva.