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Ferrari F512M: l’ultima erede della Testarossa compie 30 anni nel 2024

Non è entrata nel cuore degli appassionati come gli altri modelli della stirpe, ma la Ferrari F512M si giova della sua rarità.

Ferrari F512M
Foto Ferrari

La Ferrari F512M sta per compiere 30 anni. Risale all’autunno del 1994 la sua presentazione. Per il rito del battesimo in pubblico fu scelto il Salone dell’Auto di Parigi. Questa berlinetta a motore centrale chiuse la stirpe aperta dalla Testarossa, che nel 2024 spegnerà le 40 candeline, insieme alla GTO.

Erede della 512 TR, ne affinò alcuni aspetti tecnici, ma la mano stilistica (sempre di Pininfarina) fu meno felice. Il look della Ferrari F512M è infatti meno armonico di quello delle progenitrici. Nel tentativo di trapiantare elementi classici e richiami alla F40, la veste estetica venne compromessa. Restava ovviamente un’auto da sogno, capace di calamitare gli sguardi della gente. Perdeva, tuttavia, la purezza armonica delle Testarossa e 512 TR. Inoltre, nello specchio di coda, non aveva più il fascino futuristico delle antesignane.

Possiamo dire, senza timore di smentite, che fu l’auto meno bella della stirpe cui apparteneva. Nel rinnovato frontale cambiavano i paraurti e i fari, qui non più a scomparsa, ma fissi e con copertura in plexiglas. Diverse le alchimie del cofano, più ondulato e con prese d’aria NACA. Modifiche di rilievo anche al posteriore, con doppi gruppi ottici in sostituzione di quelli rettangolari. Sparivano i listelli neri superiori, che tanto carattere davano all’esecuzione stilistica precedente. Il cofano motore divenne monocromatico. Per la Ferrari F512M furono scelti dei cerchi componibili ad elica, bellissimi, ma non perfettamente intonati alla tela grafica generale. Sostanzialmente immutato rimase l’abitacolo.

Ferrari F512M: potente e rara

Ferrari F512M
Foto Ferrari

Sull’unità propulsiva vennero apportate modifiche di dettaglio, che spinsero la potenza del V12 da 5 litri a quota 440 cavalli, contro i 428 della 512 TR e i 390 della Testarossa. Qui il lavoro fu di alta qualità. Se ne giovò il quadro prestazionale, con performance leggermente migliori rispetto allo step precedente. Ecco alcune cifre: accelerazione da 0 a 100 km/h in 4.7 secondi e da 0 a 1000 metri in 22.7 secondi. La velocità massima era nell’ordine dei 315 km/h.

Pur essendo la meno bella della serie, la Ferrari F512M è la più rara della stirpe Testarossa, coi suoi 501 esemplari. Questo ha delle ripercussioni positive sulle quotazioni di mercato. I pochi pezzi prodotti e la natura di ultimo modello del “cavallino rampante” ad essere mosso da un cuore a 12 cilindri con angolo di 180 gradi fra le bancate, disposto in posizione posteriore, ne fanno una tentazione appetibile per i collezionisti, che si contendono i lotti in vendita con rilanci di buona intensità.

Dopo la sua uscita di scena, avvenuta nel 1996, giunse la 550 Maranello, che riportò i buoi davanti al carro. Tornando alla Ferrari F512 M, questa fu pure sottoposta a un processo di alleggerimento. L’abbassamento del peso, quantificabile in circa 20 chilogrammi rispetto alla 512 TR, accreditava ulteriormente la lettera finale della sigla, che stava per modificata. Sarebbe stata buona anche per dire migliorata, ma il peggioramento nel look non permise di usare questa definizione, almeno nella dimensione olistica. Il design un po’ forzato le ha impedito di entrare nel cuore degli appassionati con la stessa intensità delle progenitrici.

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