Sulla pagina Facebook del Museo Alfa Romeo sono state pubblicate le foto della festa per i 50 anni dell’Alfetta GT, che ha chiamato a raccolta decine di esemplari della specie. Per i protagonisti e per gli ospiti dell’evento è stata una bella emozione tuffarsi nella storia del modello, godendo di una ricca carrellata di vetture, che hanno spinto in alto le pulsazioni cardiache degli amanti del “biscione”. La parata in pista ha aggiunto note di magia ad una giornata indimenticabile di passione ed emozione.
Di particolare fascino la conferenza Backstage, dove sono emerse alcune chicche storiche, poco note al grande pubblico. Fra queste, il desiderio di Paul Newman di correre su un’Alfetta GT nel campionato americano SCCA. Il mitico attore statunitense era in contatto con Carlo Chiti, anche attraverso un carteggio, ora custodito nel Centro Documentazione Alfa Romeo. Per chi porta la casa milanese nel cuore, notizie del genere sono alimento di piacere. Anche per questo la festa del mezzo secolo di vita dell’Alfetta GT è riuscita alla grande. Non poteva essere diversamente, visto l’appeal del modello, il cui carisma è nettamente sopra la media.
Alfa Romeo Alfetta GT: emozioni romantiche
Stiamo parlando di una coupé ricca di carattere e molto specifica, nonostante derivi dall’omonima berlina. A segnarne il look, definendolo in modo unico e identitario, è soprattutto la coda a gobba, che si eleva ad elemento cardine del suo linguaggio stilistico. Ne deriva un aspetto agile e sportivo, frutto dell’estro creativo di Giorgetto Giugiaro, il cui lavoro si è giovato del supporto del centro stile interno. Non è un’auto propriamente bella, ma l’Alfa Romeo Alfetta GT è inconfondibile. Inoltre, sa catturare gli sguardi, per la forza del suo codice espressivo. Certo, il particolare design ha reso meno pratica l’abitabilità dei sedili posteriori, ma volete mettere il piacere di guadagnare l’attenzione dei passanti in ogni contesto ambientale?
Anche questo concorse al successo del modello, che raggiunse numeri di mercato importanti, specie in relazione alla sua natura di coupé sportiva, destinata a un pubblico di nicchia. Molto gratificante il comportamento dinamico, reso efficace dallo schema transaxle, che bilancia al meglio i pesi fra i due assi. Sotto il lungo cofano anteriore, nei primi passi del cammino commerciale dell’auto, trovava spazio un quattro cilindri da 1779 centimetri cubi, con 122 cavalli al servizio del pedale del gas. Nel 1976, al suo posto, giunsero due nuovi motori: uno da 1570 centimetri cubi, con 109 cavalli; l’altro da 1962 centimetri cubi, con 122 cavalli, cresciuti nel tempo a 130, per regalare emozioni di guida ancora più inebrianti. Oggi l’Alfa Romeo Alfetta GT continua a toccare le giuste corde sensoriali. Apprezzata come auto storica, gode di un buon seguito di passione. La festa per i 50 anni, celebrata al Museo Alfa Romeo, non fa altro che confermarlo. A voi le foto.
Clicca qui per vedere tutti gli scatti