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Citroën C3 e DS3: maxi richiamo per oltre 600mila veicoli

I proprietari di Citroën C3 e DS3 oggetto del richiamo sono stati contattati, mediante raccomandata, con messaggi particolarmente allarmanti

Citroën C3
Citroën C3

È un richiamo assai importante quello che coinvolge un lotto di oltre 600mila veicoli tra Citroën C3 e DS3 in relazione agli airbag anteriori, di guidatore e passeggero, installati a bordo dei modelli citati. Il richiamo interesserebbe gli utenti di circa una 20ina di Paesi; nello specifico si tratta di difetti ai soliti airbag prodotti da Takata, società finita regolarmente nella bufera per tali problematiche, su modelli a marchio Citroën e DS fra il 2009 e il 2019 attualmente quindi non più in vendita.

Il totale dei veicoli richiamati sarebbe infatti pari a 605.772 veicoli coinvolti in una campagna di richiamo che vede protagoniste Citroën C3 e DS3 distribuite fra l’Europa Meridionale, il Medio Oriente e il Nord Africa. Parliamo, nello specifico, di 497.171 unità di Citroën C3 e 108.601 unità di DS3; molti quelli disponibili in Italia e oggetto di tale richiamo.

Il costruttore chiede di sospendere la guida delle Citroën C3 e DS3 fino a riparazione eseguita

I proprietari delle Citroën C3 e DS3 oggetto del richiamo sono stati contattati, mediante raccomandata, con messaggi particolarmente allarmanti con i quali si chiede “di sospendere immediatamente la guida del Suo veicolo” per problemi legati agli airbag frontali anteriori. Tuttavia, chi non avesse ancora ricevuto la lettera del costruttore e volesse verificare se il proprio veicolo risulta al centro di questo importante richiamo potrà fare una veloce verifica (col numero di telaio del veicolo da controllare) sul sito internet del costruttore o cliccando qui.

Citroën ha sottolineato che “le sostanze chimiche contenute in questi dispositivi di gonfiaggio”, a marchio Takata, potrebbero subire un qualche deterioramento nel tempo. In questo modo guidatore e passeggero sarebbero espositi al rischio di rottura del dispositivo di gonfiaggio degli airbag “con una forza eccessiva in caso di incidente, provocando gravi lesioni o morte”. Un rischio che non appare velato, vista la richiesta di sospendere la guida e di rivolgersi alle officine convenzionate.

DS3
Una DS3 come quelle coinvolte nel maxi richiamo del costruttore francese

C’è qualche problema con le tempistiche

Le Citroën C3 e DS3, le C3 prodotte fra il 9 aprile 2009 e il 20 febbraio 2017 e le DS3 prodotte fra il 26 giugno 2009 e il 30 maggio 2019, sono molto diffuse anche da noi in Italia dove le tempistiche di riparazione non sarebbero così immediate.

Secondo quanto riportato ad esempio da MF-Milano Finanza non sono pochi i problemi per prenotare l’intervento, con tempi di attesa anche prolungati. Dopo una prima fase, a inizio anno, in cui la procedura di richiesta dell’intervento poteva essere praticata direttamente dal riparatore autorizzato ora Citroën chiede ai propri clienti di seguire la procedura online in modo da ricevere un codice personale legato al prodotto da cambiare e col quale si accede alle tempistiche stabilite in maniera (in teoria) più immediata. Se necessario sembra che il costruttore sia in grado di mettere a disposizione veicoli sostitutivi, o di cortesia, noleggio gratuito o condizioni alternative. Ma attualmente non è dato saperlo con certezza.

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