Non è finita con la polemica dell’Alfa Romeo, “trasformata” da Milano a Junior, dato che un’altra mossa a difesa del Made in Italy ha colpito le auto del gruppo Stellantis, in particolare la Fiat Topolino. Non si parla d’altro da pochi giorni: il sequestro di 134 unità del piccolo quadriciclo elettrico da parte della Guardia di Finanza, in collaborazione con l’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli. Il problema? La presenza di adesivi con la bandiera italiana, anche se il lotto era prodotto presso lo stabilimento marocchino di Kenitra.
L’opinione pubblica si è divisa in due schieramenti, anche se non sarebbe un problema politico e ideologico ma di ordine strettamente pratico. Da tempo, quasi un anno, era arrivato l’annuncio che la produzione della Fiat Topolino sarebbe avvenuta in Marocco. Un boccone amaro da ingerire per il Governo, nonostante le promesse del numero Uno di Exor, colonna portante di Stellantis, di sviluppare una strategia italiana. Eppure sembra stia diventando difficilissimo costruire in Italia e, oltre a questo, anche attrarre investimenti nel nostro Paese.
Stellantis ha risposto attraverso le pagine di Repubblica (di cui Exor, tra l’altro, è principale finanziatore). Secondo la società, lo stop al porto di Livorno a causa di un piccolo adesivo sulle portiere sarebbe quantomeno dubbio. Un piccolo simbolo tricolore, per Stellantis, non costituisce una falsa indicazione sull’origine dei beni. Il gruppo afferma di aver operato nel pieno rispetto delle norme e comunicato in modo trasparente il paese di produzione delle Topolino, senza intenti ingannevoli.
Il gruppo, come nel caso del cambio di nome da Milano a Junior, ha comunque deciso di conformarsi alle richieste delle autorità. “È stato deciso di intervenire sui veicoli sequestrati con la rimozione dei piccoli adesivi previa autorizzazione delle autorità”. Stellantis ha spiegato che la bandiera tricolore, posta sotto gli specchietti, ha il solo scopo di indicare l’origine imprenditoriale del prodotto.
“Il design della nuova Topolino, un’auto storica per Fiat dal 1936, è stato infatti ideato e sviluppato a Torino da un team del Centro Stile FIAT di Stellantis Europe S.p.A., una società italiana”. Stellantis ha concluso ribadendo che, fin dalla presentazione della nuova Fiat Topolino nello scorso luglio, è sempre stata chiara nel dichiarare che il veicolo venisse fabbricato in Marocco.