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Stellantis: dopo Cassino anche Torino torna a mobilitarsi

Torino torna a mobilitarsi contro le politiche di Stellantis il prossimo 12 giugno

Stellantis Mirafiori

Non c’è pace per Stellantis in Italia. Dopo lo sciopero dei dipendenti dello stabilimento di Cassino, anche Torino torna a mobilitarsi il prossimo 12 giugno. Fim, Fiom e Uilm di Torino, riunitisi ieri, hanno deciso di proseguire le azioni avviate con la manifestazione del 12 aprile. Durante quel corteo, la partecipazione fu significativa, ma né l’azienda né le istituzioni, nonostante la presenza in piazza del sindaco Lorusso, hanno dato alcun segnale di risposta.

Torino torna a mobilitarsi contro le politiche di Stellantis il prossimo 12 giugno

La nuova iniziativa è stata organizzata con l’obiettivo di rilanciare la produzione e l’occupazione a Torino, partendo dallo stabilimento di Mirafiori. I sindacati spiegano che sarà un’occasione per discutere in profondità il futuro del settore automotive nella regione, coinvolgendo vari stakeholder. L’evento si svolgerà nel centro di Torino, sotto il municipio in piazza Palazzo di Città, e il programma dettagliato verrà annunciato nelle prossime settimane.

Stellantis Mirafiori

La situazione è ancora più tesa a Cassino, dove ieri Fiom, Uilm e Cub hanno scioperato per il secondo giorno consecutivo contro i turni estenuanti imposti ai pochi operai che lavorano sull’unica linea di produzione. Dopo le proteste di martedì, si è aggiunta un’altra ora di sciopero per contestare i carichi di lavoro giudicati eccessivi. Nello stabilimento sito a Piedimonte San Germano si producono Maserati Grecale, Alfa Romeo Giulia e Stelvio, ma da mesi è in corso la transizione dalla piattaforma “Giorgio” alla nuova “Stla Large” per i nuovi modelli che arriveranno nel corso dei prossimi anni. Attualmente, è operativa solo una linea e un solo turno, dalle 6 alle 14, con ritmi di lavoro intensissimi. Vedremo dunque come si evolverà la situazione.

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