A partire da domani e fino al 26 maggio, il Grand Hotel Villa d’Este ospita la nuova edizione dell’iconico Concorso d’Eleganza Villa d’Este 2024. Un appuntamento irrinunciabile, quello organizzato da BMW Group Classic e dal Grand Hotel Villa d’Este, per i collezionisti più esigenti che celebrano il tema di quest’anno noto come “The Magic of Mobility”. All’evento sarà presente anche l’ASI (Automotoclub Storico Italiano) che esporrà il prototipo Citroën GS Camargue facente parte della Collezione ASI Bertone.
La presenza della splendida Citroën GS Camargue va ad arricchire l’esposizione tematica dedicata al recentemente scomparso maestro del car design, Marcello Gandini, allestita presso il parco di Villa Erba fra sabato 25 maggio e domenica 26 maggio. La GS Camargue di casa Citroën venne presentata al Salone dell’Auto di Ginevra del 1972 presso lo stand di Bertone, tra l’entusiasmo e l’interesse del pubblico e della stampa dell’epoca.
La Citroën GS Camargue si basa sulla GS del costruttore francese lanciata già nel 1970
Nel 1972 la volontà di Citroën di ragionare su una nuova dream car passa per l’iconica Carrozzeria Bertone. I francesi si rivolgono allora proprio al carrozziere italiano per la realizzazione di un progetto su base GS, nata sotto la direzione di Robert Opron. La GS di Opron era infatti una berlina media a quattro porte e in grado di ospitare fino a cinque occupanti, in accordo con l’utilizzo di sospensioni idropneumatiche, quattro freni a disco e un’ottima tenuta di strada. La vettura era dotata di una carrozzeria molto aerodinamica che per la prima volta era stata progettata servendosi di strumenti di disegno digitali. Il suo design avanzato si prestava molto bene a quello che sarebbe stato poi il progetto della Citroën GS Camargue.
Bisognava però pensare a una berlinetta sportiva, interessante e piacevole, dotata di due soli posti. Si pensa così a Marcello Gandini, allora in forze alla Bertone, che già aveva dato prova di se con le varie Lamborghini Miura e Countach e Lancia Stratos Zero. La denominazione venne invece scelta affidandosi alla regione francese che aveva fatto da palcoscenico per la presentazione della GS nel 1970; Camargue appunto. La Citroën GS Camargue venne presentata quindi nel 1972, ragionando su dimensioni invariate, rispetto alla GS da cui deriva, in accordo con una larghezza maggiorata e un’altezza rivista al ribasso. La linea a cuneo del frontale ospitava uno schema stilistico molto innovativo, mentre al posteriore veniva utilizzata la celebre coda tronca. Qui i gruppi ottici si estendono da parte a parte formando anche un piccolo spoiler; molto bello il lunotto in vetro che fa sembrare le finestrature come una capsula vetrata che rende arioso l’abitacolo.
Non raggiunse mai la produzione in serie
La Citroën GS Camargue si guadagnò ben presto i favori di pubblico e critica, tanto che il costruttore valutò anche la possibilità di produrre una coupé basata proprio su questo prototipo derivante dalla meno esasperata GS. L’idea era quella di affidare lo stile al centro stile Citroën, pur ragionando su concetti propri della GS Camargue di Bertone e Gandini.
L’enorme successo commerciale della GS fece credere a Citroën di evitare l’eventualità di ragionare su una sportiva di piccole dimensioni, come poteva essere la Citroën GS Camargue una volta raggiunta la produzione, accanto a una crisi economica interna che impedì ogni volontà di puntare a un seguito commerciale vero e proprio.