in

Alfa Romeo 145: 30 anni di vita senza fiamme d’amore

La storia di questa vettura non spinge in alto le pulsazioni cardiache, ma alcuni guardano a lei con ammirazione.

Alfa Romeo 145
Foto Alfa Romeo

L’Alfa Romeo 145 si appresta a spegnere le 30 candeline. Questa berlina a due volumi, nata per prendere il posto della 33, fu svelata al pubblico nel mese di luglio del 1994, a cura dell’amministratore delegato Paolo Cantarella. Poche settimane dopo iniziarono le vendite. Acconto a lei, in listino, fu offerta la variante a 5 porte, battezzata 146, meno riuscita sul piano stilistico.

Nell’arco del ciclo commerciale, giunto al suo epilogo nel 2001, furono piazzati sul mercato circa 222 mila esemplari di Alfa Romeo 145. Questo modello aveva una grande forza caratteriale, con riferimento al taglio espressivo della carrozzeria, dovuto all’estro creativo di Chris Bangle, con la supervisione di Ermanno Cressoni del Centro Stile Fiat.

Al designer statunitense va il merito di aver dato una spiccata identità al prodotto. Non si tratta di un’auto bella, nel senso stretto del termine, ma si distingue dalla massa e lo fa con un certo livello di gusto. La vettura compatta della casa milanese, con la sua silhouette sportiveggiante, strizzava l’occhio ai giovani, ma aveva le armi giuste per catturare le corde emotive anche di quelli con qualche anno in più sulle spalle. Il suo successo fu locale, perché prese forma soprattutto in Italia, come per tante automobili del Belpaese commercializzate in quegli anni. I limiti non erano stilistici.

Alfa Romeo 145
Foto Alfa Romeo

Sotto il cofano anteriore dell’Alfa Romeo 145, nella fase iniziale, trovarono spazio dei motori boxer a quattro cilindri da 1351, 1536 e 1712 centimetri cubi di cilindrata, con 90, 103 e 129 cavalli di potenza massima. Il più generoso, in termini di cubatura, si giovava delle 4 valvole per cilindro e garantiva un profilo prestazionale abbastanza tonico, con un’accelerazione da 0 a 100 km/h in 9.8 secondi e una velocità massima di 200 km/h.

Poi fu il turno dei Twin Spark a doppia accensione, lanciati nel 1997. In questa veste propulsiva la clientela poteva scegliere fra le unità da 1370 centimetri cubi (103 cavalli), 1598 centimetri cubi (120 cavalli) e 1747 centimetri cubi (140 cavalli). A questi motori fu aggiunto quello da 1970 centimetri cubi, destinato alla 2.0i 16V Twin Spark Quadrifoglio. Qui la potenza dell’Alfa Romeo 145 cresceva a 150 cavalli, regalando uno scatto da 0 a 100 km/h in 8.4 secondi e una velocità massima di 210 km/h. Possiamo parlare di un cuore sportivo, senza timore di smentite.

Meno legata alla tradizione, ma piuttosto incisiva, l’unità propulsiva a gasolio JTD a iniezione diretta Common Rail da 1910 centimetri cubi e 105 cavalli, installata nel 1999, al posto del precedente turbodiesel a iniezione diretta da 90 cavalli. Con la versione diesel più muscolare, la berlina a due volumi del “biscione”, nata su un pianale di segmento C condiviso con la Fiat Tipo e la Lancia Delta, era in grado di accelerare da 0 a 100 km/h in 10.4 secondi e di raggiungere una velocità massima di 185 km/h.

Alfa Romeo 145
Foto Alfa Romeo

Lascia un commento